Hai emesso una fattura che non hai ancora incassato? Conoscere cos’è il principio di cassa è fondamentale, ancor di più se sei un forfettario.
Secondo il principio di cassa, per il calcolo delle imposte e dei contributi si considerano solo gli importi effettivamente incassati nell’anno. Non si tiene conto quindi delle fatture emesse, come previsto invece dal principio di competenza.
Il principio di cassa è il criterio di registrazione di ricavi e costi che considera esclusivamente le fatture effettivamente incassate nel corso dell’anno.
Nel determinare il reddito si considera quindi la data del pagamento (in entrata o in uscita), e non il momento della fatturazione dell’operazione, e quindi della vendita del bene o dell’erogazione del servizio.
Non conta quando è stata emessa o ricevuta una fattura, ma si tiene conto degli effetti di cassa, per l’appunto.
Ad esempio, un’operazione fatturata a dicembre ma pagata a gennaio dell’anno successivo, concorrerà alla formazione dei ricavi (e sarà quindi tassata), nell’anno del saldo effettivo.
A differenza del principio di cassa, il principio di competenza tiene conto della data di maturazione dei ricavi o dei costi.
Riprendendo l’esempio di cui sopra, e quindi in caso di fattura emessa a dicembre 2025 ma incassata a gennaio dell’anno successivo, secondo il principio di competenza il ricavo sarà tassato nel 2025.
Per le partite IVA che operano in regime forfettario, il reddito viene determinato applicando il principio di cassa.
Per stabilire quindi se un ricavo va considerato o meno nel calcolo del reddito dell’anno, bisogna considerare la data in cui è incassato il compenso, e non quella dell’emissione della fattura.