La fattura di cortesia, anche nota come copia di cortesia, è ancora oggi utilizzata per lo più nell’ambito delle operazioni verso consumatori finali e nella fatturazione elettronica verso l’estero.
Dal punto di vista pratico, si tratta di una copia in formato cartaceo o PDF della fattura elettronica inviata allo SdI.
Rilasciare la copia di cortesia della fattura elettronica non è una possibilità, ma un obbligo specifico per quel che riguarda le operazioni verso i consumatori finali, soggetti che non hanno Partita IVA.
Nell’ambito dei rapporti B2C (Business to Consumer), infatti, la fattura di cortesia deve essere rilasciata, tranne che nei casi di espressa rinuncia da parte del cliente.
Secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate, contestualmente al rilascio della copia di cortesia, sarà necessario informare il cliente che può trovare la fattura in formato elettronico nella sua area riservata del portale dell’Agenzia.
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La copia di cortesia (cartacea o in digitale) è valida anche dal punto di vista fiscale, a patto che i dati contenuti rispecchino quelli della fattura elettronica.
La fattura di cortesia deve inoltre essere rilasciata anche per le operazioni verso soggetti esteri, impossibilitati ad accedere al Sistema di Interscambio.
Diverso è invece il discorso per quel che riguarda le operazioni verso i soggetti titolari di Partita IVA (B2B). In questo caso l’unica fattura valida è quella elettronica.
La consegna della copia di cortesia in quest’ultimo caso non è obbligatoria o necessaria, ma si tratta di una pratica che può essere adottata nella gestione rapporto commerciale con il cliente.
Nella copia di cortesia si dovranno riportare tutti i dati previsti nella fattura elettronica:
La fattura di cortesia può essere generata anche tramite i software per fatture elettroniche, scaricando il file in PDF da inviare al cliente.