Autore: Fatture in Cloud
Dal 1° luglio 2022 i dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate o ricevute verso o da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato Italiano devono obbligatoriamente essere trasmessi al Sistema di Interscambio utilizzando il formato elettronico.
Cosa stabilisce la normativa in merito? Come compilare correttamente una fattura elettronica destinata a un cliente estero, evitando che venga scartata dal SdI o altri eventuali problemi sulla correttezza del documento? Ecco le risposte che stavi cercando.
L’articolo 1, comma 3-bis, del D.Lgs n. 127/2015, così come modificato dalla Legge di Bilancio 2021, dispone che dal 1° luglio 2022 i dati fattura relativi operazioni transfrontaliere debbano essere trasmessi in modalità telematica, in formato xml, attraverso il Sistema di Interscambio (SdI).
Viene sostanzialmente "abolito" l'Esterometro, l'adempimento che in precedenza doveva rispettare chi doveva fatturare con l'estero.
La norma stabilisce anche i termini entro cui trasmettere i dati in modo telematico :
L'articolo 12 del D.L. 73/2022 (noto come “Decreto Semplificazioni”) esclude dall'obbligo di trasmissione dei dati, oltre alle operazioni per cui è stata emessa bolletta doganale, anche quelle relative agli acquisti di beni e servizi non rilevanti in Italia ai fini IVA, purché di importo non superiore ai 5.000 euro.
Per compilare una fattura elettronica attiva destinata a un cliente estero, sia esso un’azienda o un Privato, dovrai ricordati di inserire alcuni dati in determinati campi.
Innanzitutto, dovrai compilare il campo “Codice Destinatario” con la sequenza di 7 caratteri “XXXXXXX”. Questo vale sia per i clienti UE (residenti nell’Unione Europea), sia extra UE.
Nel campo “IdPaese”, in cui si indica il paese del “Cessionario/Committente” della fattura elettronica, quindi del cliente, dovrai inserire la sigla del paese estero. Ad esempio, se il destinatario è residente in Germania, l’“IdPaese” sarà “DE”. La sigla deve essere di due caratteri ed espressa secondo lo standard ISO 3166-1 alpha-2 code. Indicata la nazione di appartenenza del cliente estero, non sarà necessario compilare specificare la Provincia, come specificato sempre dall’Agenzia delle entrate.
Un altro dato che si è soliti indicare quando si compila la fattura elettronica è il CAP della località di residenza del cliente.
Nel caso dell’estero, dovrai compilare il campo utilizzando il valore generico 00000: ancora una volta, questa prassi è stata chiarita dalle FAQ dell’Agenzia delle entrate.
Nella fattura elettronica, all’interno della sezione “IdFiscaleIVA”, blocco “Cessionario/Committente”, trovi i campi “IdCodice” e “CodiceFiscale”.
L'Agenzia delle Entrate, nelle FAQ pubblicate sul suo sito web, indica di:
Alcuni codici “Natura IVA” riguardano le fatture destinate all’estero:
Per capire quale applicare al documento che stai compilando, ti consigliamo di chiedere opinione al tuo Commercialista di fiducia.
Ora che hai compilato il documento elettronico in tutti i campi e inserito i dati peculiari di una fattura elettronica estera, il documento è pronto per l’invio.
Dovrai procedere come d'abitudine per le fatture elettroniche destinate a italiani (quindi inviare il documento al SdI, che condurrà una verifica formale e ti trasmetterà l’esito). Dovrai però anche ricordarti di fornire al cliente/committente una copia analogica della fattura, cartacea o informatica (in un formato a lui leggibile, ad esempio con un file in pdf). Questo perché il destinatario, non essendo residente in Italia, non avrà la possibilità di accedere al SdI per visionare il documento.
Ti potrebbe capitare di emettere una fattura elettronica a un’azienda o a un consumatore finale residente a Livigno oppure a Campione d’italia. Come comportarti in questo caso? Questi destinatari devono essere considerati cittadini italiani, oppure esteri, dato il particolare status di questi due comuni?
L’Agenzia delle entrate afferma che:
Ci siamo, abbiamo capito come compilare la fattura quando il destinatario è un cliente con sede all’estero. Ora, rimanendo sempre in fase di creazione del documento, vediamo quali codici inserire per identificare la tipologia di documento e la Natura IVA dell’operazione.