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Nota di debito

In fase di compilazione di una fattura può capitare di commettere errori.

La nota di variazione permette di regolarizzare l’operazione, effettuando una rettifica a credito o a debito in base alla situazione.

In caso di errori nell’importo dell’operazione fatturata, nel calcolo dell’IVA o nell’applicazione dell’aliquota, si può utilizzare la nota di debito.

Diverse casistiche che non cambiano la regola base: la nota di debito non è un documento a sé stante, ma si lega a doppio filo alla fattura elettronica originaria.

Cos’è la nota di debito?

La nota di debito è il documento contabile che viene emesso dal fornitore per aumentare l’importo di una fattura elettronica precedentemente emessa.

Serve dunque a correggere un errore che ha portato a un incasso inferiore a quello dovuto.

A cosa serve? 

La nota di debito permette di intervenire ad esempio in caso di:

  • errori di calcolo, cioè quando la fattura originale contiene errori che hanno portato all’indicazione di un importo inferiore a quello dovuto;
  • costi aggiuntivi emersi dopo la fatturazione, ad esempio se si sono aggiunte spese aggiuntive di spedizione o imballaggio;
  • applicazione di sconti non dovuti, cioè il valore della fattura è stato erroneamente ridotto.

La differenza tra nota di debito e nota di credito

Le note di variazione possono essere a debito o a credito.

Se come detto le note di debito aumentano il saldo dovuto dal cliente, e quindi permettono di correggere errori a sfavore del fornitore, le note di credito servono per le situazioni opposte.

differenza delle rettifiche a debito, la nota di credito si emette quando è stato indicato in fattura un importo più alto di quello dovuto, e diminuisce quindi il saldo dovuto dal cliente o si genera un rimborso. Può essere emessa ad esempio in caso di reso.

In sintesi, la nota di debito va a "credito" del fornitore e a "debito" del cliente, mentre la nota di credito fa il contrario.

Scopri tutti i modi per annullare una fattura elettronica

La differenza tra nota di debito e fattura

La nota di debito non è una fattura.

I due documenti presentano infatti delle differenze importanti: la fattura è il documento che certifica la vendita di un bene o la prestazione di un servizio, mentre la nota di debito è un documento rettificativo successivo e legato alla fattura originaria.

Come fare una nota di debito?

Anche la nota di debito deve essere emessa in modalità elettronica, utilizzando il codice tipo documento TD05 o TD09 in caso di nota di debito semplificata.

In fase di compilazione bisognerà inserire:

  • i propri dati (cedente/prestatore emittente);
  • i dati del cliente destinatario del documento;
  • l’imponibile dell’operazione rettificata e l’imposta (o il corretto codice Natura per le operazioni non imponibili);
  • il riferimento alla fattura precedentemente inviata e da rettificare;
  • la descrizione della correzione;
  • la data, successiva a quella della fattura originaria;
  • la numerazione, che segue quella delle fatture.

Una volta compilata, la nota di debito deve essere inviata al SdI, il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate, che dopo specifici controlli la recapiterà al cliente.

 

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