Non tutto il reddito conseguito nel corso dell’anno è sottoposto a tassazione, ma solo una parte, definito reddito imponibile (o base imponibile).
Il reddito imponibile si determina sottraendo costi, oneri e spese sostenute dal reddito totale, sulla base delle regole previste per ciascuna specifica voce.
Per i forfettari i criteri di calcolo seguono regole differenti. Infatti, i costi e le spese sostenute sono indeducibili, ad eccezione dei contributi previdenziali. Il reddito imponibile si calcola quindi in modalità forfettaria e semplificata.
Il reddito imponibile è la quota del reddito prodotto nel corso dell’anno che è sottoposto a tassazione.
Si tratta, semplificando, della somma finale da considerare per calcolare le imposte da versare.
Il reddito imponibile si calcola sottraendo dal reddito totale lordo tutti i costi, gli oneri e le spese che la legge riconosce come ammissibili.
Nel regime forfettario è particolarmente importante conoscere come calcolare il reddito imponibile.
A differenza del regime ordinario, dove il reddito imponibile si ottiene sottraendo i costi effettivi dai ricavi, nel regime forfettario il reddito imponibile viene determinato applicando ai ricavi o compensi lordi un coefficiente di redditività (diverso a seconda del codice ATECO dell'attività).
Si tratta di una regola prevista considerando l’impossibilità per i forfettari di dedurre le spese sostenute dal reddito (ad esempio l’affitto e i costi per l’acquisto di beni o materiali inerenti all’attività svolta). Solo i contributi previdenziali rientrano tra i costi deducibili.
Una volta determinato il reddito imponibile, su questo dovrà essere applicata l'imposta sostitutiva del 15 per cento (o del 5 per cento per le nuove attività).
Saper calcolare il reddito sottoposto a tassazione assume un’importanza decisiva, in quanto permette di valutare l’effettiva convenienza del regime dell’imposta sostitutiva rispetto al regime ordinario.