Autore: Fatture in Cloud
Il regime forfettario fa gola a molti: aliquota al 15% e semplificazioni fiscali di vario tipo possono garantire un risparmio annuale molto consistente. Per essere tra i fortunati che possono accedere a questo regime, però, devi avere determinati requisiti e accertarti di non incappare in una delle cause di esclusione previste dalla legge. Già, ma quale legge?
Il regime forfettario è stato introdotto in Italia con la Legge n. 190/2014 (Finanziaria 2015) a decorrere dal 1° gennaio 2015. Con la sua entrata in vigore, ha causato l'abrogazione di tutti i regimi agevolati che esistevano in precedenza:
I requisiti di accesso e permanenza attualmente in vigore sono stabiliti dalle leggi di bilancio. Per il 2025 il limite di ricavi e compensi potrebbe passare dagli attuali 85.000€ ai 100.000€, ma la misura non è ancora stata confermata.
Quali sono nello specifico le condizioni per entrare nel regime forfettario? Nei prossimi paragrafi ti diremo tutto quello che c’è da sapere sull’argomento!
Per accedere al regime forfettario devi rispettare solo un requisito soggettivo e due requisiti oggettivi. Scopriamoli nel dettaglio.
Puoi accedere al regime forfettario se sei una persona fisica ed eserciti un’attività d’impresa, di arte o professione (incluse le imprese familiari). Che vuol dire? Semplice: per godere delle agevolazioni devi essere un libero professionista o una ditta individuale. Società e associazioni professionali, invece, sono escluse.
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Il primo requisito oggettivo per accedere al forfettario, riguarda i ricavi e i compensi della tua attività: l’insieme di queste somme non deve superare gli 85.000 € annui (che nel 2025 potrebbero diventare 100.000 € annui). Se, ad esempio, nel corso del 2025 superi questa soglia, nel 2026 dovrai adottare il regime ordinario (o semplificato).
Se hai aperto una nuova attività, il limite va ridotto in proporzione ai mesi di operatività. Dovrai cioè dividere 85.000 (il limite attuale) per 365 (i giorni in un anno completo) e moltiplicare il risultato per i giorni di attività effettiva. Supponendo che tu abbia avviato la tua nuova attività il 1° dicembre 2025, il limite di compensi da rispettare nel 2025 sarà di 7.219 €, ovvero (85.000/365)*31.
L'attuale limite di ricavi/compensi di 85.000 € (prima era di 65.000€) è stato stabilito dalla legge di bilancio 2023.
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Come si calcolano ricavi e compensi?
Fai attenzione: abbiamo parlato di “ricavi e compensi” e non di “reddito”. Questo significa che per sapere se rientri nel limite dei 85.000 € dovrai sommare tutte le entrate della tua attività, senza sottrarre le eventuali uscite (affitto, strumentazione, dipendenti ecc.). Come vedremo più avanti (nel capitolo sulla tassazione del regime forfettario) le spese sostenute non hanno rilevanza in questo regime.
E se eserciti contemporaneamente più attività? Semplice: in tal caso dovrai sommare ricavi e compensi ottenuti da ciascuna di esse.
Il secondo requisito oggettivo per l’accesso al forfettario è stato reintrodotto dalla legge di bilancio del 2020 e riguarda le spese sostenute per personale dipendente o per lavoro accessorio. Tali somme non possono superare il limite di 20.000 €. Non si tratta in realtà di una vera e propria novità: tale limite, con una soglia più bassa (di 5.000 €), esisteva già in passato ed era stato abolito nel 2019. La legge di bilancio del 2020 non fa altro che reintrodurlo, a decorrere dal 1° gennaio 2020, elevandolo a 20.000 €.
Per l’applicabilità del forfettario nel 2025 quindi, dovrai valutare le spese che hai effettuato per il personale dipendente nel 2024. In caso di nuova attività, invece, il requisito va verificato su dati presunti. Nel calcolo vanno incluse anche le spese sostenute per compensi erogati ai collaboratori, gli utili di partecipazione erogati agli associati in partecipazione con apporto costituito da solo lavoro e le somme corrisposte per le prestazioni di lavoro effettuate dall’imprenditore o dai suoi familiari.
Tra i requisiti per l’accesso al regime forfettario era previsto anche il costo dei beni strumentali inferiore ai 20.000 € (al lordo degli ammortamenti).
Questo però è stato abrogato nel 2019.
Di seguito una tabella riassuntiva dei requisiti soggettivi e oggettivi che determinano chi può accedere al regime forfettario.
Requisito |
Descrizione |
Requisito soggettivo |
Essere una persona fisica che esercita un’attività d’impresa, di arte o professione.
|
Limite di ricavi o compensi
|
85.000 € (nel 2025 potrebbe diventare 100.000 €). |
Spese per personale dipendente o per lavoro accessorio | 20.000 € |
Costo complessivo dei beni strumentali | Nessun limite |
Abbiamo chiarito finora quali sono le caratteristiche che devi avere per accedere al regime forfettario. Vediamo ora quali situazioni non devono verificarsi, pena l’esclusione dalle agevolazioni e l’obbligo di passare al regime ordinario.
Le cause di esclusione dal regime sono state parzialmente modificate dalla legge di bilancio 2019 e poi dalla legge di bilancio 2020. La legge di bilancio 2023 invece, ha introdotto nuove modalità di fuoriuscita dal forfettario in base a quanto è stato superato il limite di ricavi e compensi.
Cosa succede se superi il limite di 85.000€ di ricavi e compensi attualmente in vigore?
La legge di bilancio 2023 stabilisce che:
Queste misure potrebbero essere modificate nel 2025, se viene aumentato il limite di ricavi e compensi a 100.000€.
Se tornerai a rispettare nei requisiti prescritti, potrai rientrare nel regime agevolato dopo due anni. Ti spieghiamo in dettaglio la dinamica nell'ultimo capitolo di questa guida: Come entrare, uscire e passare al regime forfettario 2025.
Hai superato il limite di ricavi o lo stai per fare? Fatture in Cloud ti avverte. Così hai la situazione sempre sotto controllo.
Non possono accedere al regime forfettario:
In estrema sintesi: il superamento del limite di ricavi e compensi e/o di spesa per personale dipendente o il verificarsi di una qualunque delle cause di esclusione appena elencate ti obbligano a rinunciare al regime forfettario e a tutti i vantaggi che ne derivano.
Ma quali sono, esattamente, questi vantaggi? Te lo sveliamo tra poco: nel prossimo capitolo scoprirai i benefici della tassazione agevolata al 15% e come applicarla alle entrate della tua attività. Non spaventarti, ti guideremo passo passo!
Questo contenuto è aggiornato al 2024.