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Dichiarazione dei redditi

La dichiarazione dei redditi è uno dei principali adempimenti che annualmente interessa i contribuenti.

È obbligatoria anche per i forfettari. Nonostante le semplificazioni previste per le partite IVA minori, è bene prestare attenzione alle specificità dell’adempimento.

Cos’è la dichiarazione dei redditi?

La dichiarazione dei redditi è un documento contabile all'interno del quale bisogna indicare i redditi percepiti nel periodo d’imposta di riferimento per calcolare le imposte dovute.

Ad esempio, nella dichiarazione dei redditi 2025, riferita al periodo d'imposta 2024, si devono specificare i redditi percepiti nell'anno 2024

La presentazione della dichiarazione dei redditi permette, a chiusura d’anno, di definire la propria posizione nei confronti del Fisco. Si tratta di un adempimento utile per calcolare il saldo finale delle imposte da versare.

Dal punto di vista generale, l’obbligo di presentazione interessa coloro che:

  • hanno conseguito redditi nell’anno di riferimento;
  • sono obbligati alla tenuta delle scritture contabili, anche nel caso in cui non abbiano conseguito alcun reddito.

L’invio deve essere effettuato esclusivamente in modalità telematica all’Agenzia delle Entrate.

 

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Dichiarazione dei redditi e modello 730: le differenze

Le modalità di invio della dichiarazione dei redditi cambiano in base alla tipologia di contribuente:

  • lavoratori dipendenti e pensionati possono utilizzare il modello 730, messo a disposizione anche in modalità precompilata da parte dell’Agenzia delle Entrate;
  • i titolari di partita IVA, quindi professionisti, lavoratori autonomi, artigiani, commercianti, ma anche società ed enti non commerciali, devono invece utilizzare il modello Redditi.

Quando si parla di dichiarazione dei redditi è quindi bene evidenziare le differenze.

La prima e più importante riguarda la scadenza: dipendenti e pensionati devono effettuare l’invio del modello 730 entro il 30 settembre.

La seconda è relativa alle modalità di rimborso e ai pagamenti: con il 730 la procedura è semplificata e i rimborsi IRPEF vengono erogati direttamente in busta paga o sul cedolino pensionistico, così come l’addebito delle imposte dovute viene eseguito sullo stipendio o sulla pensione.

Chi è tenuto a usare il modello Redditi dovrà invece versare le imposte autonomamente, mentre eventuali rimborsi saranno erogati direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

Le tipologie di modello Redditi

Oltre al modello 730, sono previste quattro tipologie di modello Redditi in base alle caratteristiche della partita IVA, società o ente dichiarante:

  • le persone fisiche utilizzano il Modello REDDITI - PF;
  • gli enti non commerciali ed equiparati utilizzano il Modello REDDITI - ENC;
  • le società di capitali, gli enti commerciali ed equiparati utilizzano il Modello REDDITI - SC;
  • le società di persone ed equiparate utilizzano il Modello REDDITI - SP.

La scadenza ultima da rispettare per l’invio della dichiarazione con modelli redditi è fissata al 31 ottobre.

Dichiarazione dei redditi precompilata anche per le partite IVA

Dal 2024 l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti titolari di partita IVA una dichiarazione dei redditi “pronta all’uso”.

Il modello Redditi PF è disponibile in versione precompilata in favore di imprenditori e professionisti.

Al suo interno vengono riportati i dati contenuti nelle Certificazioni Uniche, ma anche quelli relativi alle spese inviate da soggetti terzi.

Dal 2025 per la messa a punto della dichiarazione precompilata dei forfettari l’Agenzia delle Entrate utilizza anche i dati delle fatture elettroniche.

La dichiarazione dei redditi in regime forfettario

Per quel che riguarda le partite IVA in regime forfettario, la presentazione della dichiarazione dei redditi presenta alcune specificità.

Si presenta di base come un adempimento più snello, considerando l’impossibilità di utilizzo di detrazioni e deduzioni. Solo i contributi INPS possono essere dedotti dal reddito imponibile.

Il cuore dell’adempimento è rappresentato da due campi specifici:

  • il quadro LM, all’interno del quale si calcola il reddito imponibile e quindi l’imposta sostitutiva dovuta. Qui va indicato il possesso dei requisiti per applicare il regime agevolato;
  • il quadro RS, nel quale si indicano i dati informativi relativi all’attività svolta, come i costi sostenuti, i consumi o ancora i mezzi di trasporto posseduti.

Sulla corretta compilazione del quadro RS bisogna prestare particolare attenzione.

I contribuenti titolari di partita IVA in regime forfettario beneficiano di una serie di vantaggi e semplificazioni, tra cui l’esonero dalla tenuta della contabilità e delle scritture contabili, e proprio per questo devono fornire in dichiarazione alcune informazioni minime.

Tali informazioni saranno valutate dall’Agenzia delle Entrate anche nell’ambito dei controlli sulla corretta applicazione del regime agevolato.