Autore: Fatture in Cloud
Il tema della fatturazione elettronica è fortemente dibattuto dalle istituzioni. Da una parte, il legislatore lascia per il regime forfettario facoltativa l’adesione al nuovo sistema di fatturazione. Dall’altra, la Corte dei Conti, nel “Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica 2020“, suggerisce l’estensione dell'obbligo di fattura elettronica anche ai forfettari.
In attesa di novità, come ti puoi comportare se nel 2021 ti trovi in regime forfettario? Conviene adottare fin d’ora di adottare la fatturazione elettronica? Come ti puoi attrezzare per ricevere, conservare, creare e inviare una fattura elettronica? In questo capitolo approfondiamo il tema dei forfettari e fattura elettronica.
La Legge di Bilancio 2020, che ha introdotto le più recenti disposizioni in merito al regime forfettario, lascia libero il contribuente forfettario di decidere se aderire alla fatturazione elettronica, oppure continuare a operare tramite fattura cartacea.
Rimane invece obbligatorio emettere fattura elettronica verso la pubblica amministrazione, anche per i forfettari.
L’assenza dell’obbligo di fattura elettronica, come abbiamo già visto, è una delle semplificazioni contabili e fiscali del regime forfettario.
La Legge di Bilancio 2020 non impone la fatturazione elettronica, ma la incentiva. Cosa vuol dire? Che se ti trovi in regime forfettario e decidi di emettere fatture elettroniche, puoi accedere a un regime premiale. In pratica, il termine di decadenza per la notifica degli avvisi di accertamento si riduce di 1 anno, dai 5 anni previsti a 4 anni. Per poter usufruire del regime premiale però devi fatturare esclusivamente in modalità elettronica.
Che tu decida di aderire oppure no alla fatturazione elettronica per il regime forfettario, ti può comunque capitare di ricevere questo tipo di fatture da parte di un fornitore.
Come affrontare questa situazione? Quattro sono le possibilità:
Una volta ricevuta la fattura, come procedere alla loro conservazione? La circolare 9/E/2019 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce ogni dubbio: i forfettari non sono obbligati alla conservazione digitale delle fatture, anche se per ricevere hanno adoperato la loro PEC o il codice destinatario. Tuttavia, permane sempre l’obbligo di conservazione del documento cartaceo, come abbiamo già constatato nell’approfondimento sugli obblighi contabili nel regime forfettario.
Hai scelto di emettere fatture elettroniche per beneficiare del regime premiale e semplificare la tua collaborazione con clienti e fornitori? Oppure stai cercando una soluzione per ricevere e conservare i documenti elettronici che ricevi dai tuoi fornitori?
In entrambi i casi, puoi affidarti a un software per la fatturazione elettronica. Ne esistono molti in commercio. Possono offrire la gestione del ciclo attivo, dalla creazione all’invio delle fatture, la gestione del ciclo passivo, dalla ricezione alla registrazione, e la conservazione digitale dei documenti. Inoltre, ti possono aiutare anche in tante altre operazioni utili, come la stesura di preventivi, la gestione dei pagamenti e l’analisi del fatturato.
È tutto chiaro sulla fatturazione elettronica per i forfettari? Bene, ora passiamo a un altro concetto importante: la ritenuta d’acconto. Infatti, anche se non ne sei sottoposto, potresti averne a che fare.
Questo contenuto è aggiornato a gennaio 2021.