Autore: Fatture in Cloud
L’idea di adottare la fatturazione elettronica, abbandonando quella cartacea, può suscitare diverse reazioni nei forfettari. Alcuni ne sono indifferenti, altri spaventati, altri ancora restii.
Emettere fattura elettronica conviene oppure no?
In questo capitolo daremo alcune risposte, tratte dall’opinione dei clienti di Fatture in Cloud, forfettari che hanno aderito alla fatturazione elettronica, oppure hanno deciso di continuare con il formato cartaceo. Sono emersi diversi vantaggi e qualche svantaggio: vediamoli insieme.
Il primo e più immediato motivo per iniziare ad emettere fattura elettronica è l’accesso al regime premiale.
Infatti l’art. 1, comma 74, legge n. 190/2014 prevede la riduzione di un anno del termine di decadenza per la notifica degli avvisi di accertamento (da 5 a 4 anni). Questo purché il fatturato annuo sia costituito esclusivamente da fatture elettroniche.
I tempi di accertamento si riducono ulteriormente da 5 a 3 anni se i forfettari utilizzano anche strumenti di pagamento tracciati per operazioni di ammontare superiore a 500,00 euro.
Dal 1° luglio 2022, data in cui è entrato in vigore l'obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari, l'applicazione del regime premiale potrebbe ridursi drasticamente. Infatti, avrebbe senso di esistere solamente per i contribuenti in regime forfettario con ricavi/compnesi inferirori a 25.000 euro annui, gli unici che rimangono esonerati dall'obbligo e possono dedicere facoltativamente di adottare la fatturazione elettronica.
La fatturazione elettronica rende più comoda la gestione delle fatture. Un forfettario che ricorre alla fatturazione “cartacea”, di solito:
Invece, se decide di emettere e ricevere fatture elettroniche:
Una bella differenza, vero? Con la fatturazione elettronica i tempi e lo sforzo si riducono e poter gestire tutto da un unico software è estremamente comodo.
Tutti i forfettari, anche quelli esonerati dall'obbligo, devono emettere fattura elettronica verso la Pubblica Amministrazione.
Infatti, dal 2015:
non possono accettare fatture emesse o trasmesse in forma cartacea, né procedere al pagamento, nemmeno parziale, di documenti non trasmessi in forma elettronica.
L’opportunità di stringere relazioni commerciali con la Pubblica Amministrazione spinge molti contribuenti in regime forfettario ad emettere fattura elettronica e ad utilizzarla anche con le aziende e con i privati.
La fatturazione elettronica è obbligatoria per le tutte partite IVA nei rapporti con la Pubblica Amministrazione e, dal 2019, anche nel B2B e nel B2C. I soggetti esonerati sono pochi: i forfettari con ricavi/compensi inferiori a 25.000 euro annui e chi è tenuto all’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria (medici, fisioterapisti, igienisti e altri operatori che offrono prestazioni sanitarie a persone fisiche private).
Quando una partita IVA obbligata alla fatturazione elettronica si ritrova a lavorare con un forfettario che fattura in modo "tradizionale", deve:
Queste procedure “macchinose” si annullano se il forfettario aderisce alla fatturazione elettronica, rendendo più immediati i rapporti commerciali.
I forfettari devono trasmettere periodicamente le fatture al Commercialista, che le inserisce in contabilità.
Se fatturano in formato “cartaceo”, di solito gli consegnano i documenti a mano, oppure via mail. In entrambi i casi, raccogliere, organizzare e ordinare le fatture richiede tempo e sforzo. Senza contare l’ulteriore dispendio per trovare le fatture che possono eventualmente mancare all’elenco.
I software di fatturazione elettronica velocizzano il tutto: molti, infatti, permettono al Commercialista di accedere e scaricare le fatture in totale autonomia.
Questa soluzione risulta vantaggiosa:
I forfettari possono decidere di non adottare la fatturazione elettronica innanzitutto perché non sono obbligati a farlo.
Oltre a questa motivazione, però, ce ne sono altre che li rendono restii. Ne abbiamo raccolte alcune tra i clienti di Fatture in Cloud; secondo loro la fatturazione elettronica è:
Dotarsi di un software di fatturazione elettronica è un costo per il forfettario, soprattutto se le fatture emesse e ricevute sono relativamente poche.
Tuttavia, il peso di questa spesa si riduce sensibilmente se pensiamo che:
Fatturare utilizzando un nuovo formato, diverso da quello a cui si è abituati, può intimorire i titolari di partita IVA, soprattutto se non sono avvezzi alla tecnologia, tantomeno alla contabilità.
In realtà la fatturazione elettronica semplifica molti dei processi che il forfettario deve affrontare:
“Cosa succede se sbaglio a compilare la fattura e me ne accorgo dopo, quando l’ho già inviata?”: ecco una domanda frequente, soprattutto quando non si ha molta confidenza con la fatturazione elettronica. È possibile modificare una fattura elettronica prima di inviarla e porre rimedio agli errori anche dopo che il documento è stato recapitato. Puoi vedere come affrontare i casi più frequenti nell’approfondimento su come correggere una fattura elettronica errata.
Inoltre, grazie al sistema di notifiche inviate dal Sistema di Interscambio, è:
Abbiamo esaminato i pro e i contro di adottare la fatturazione elettronica in regime forfettario. Cosa ne pensi? Se la tua scelta è di iniziare a emettere e ricevere fatture elettroniche, ma non sai bene da dove iniziare, non temere: nei prossimi capitoli ti guideremo passo passo.
Questo contenuto è aggiornato al 2023.