Autore: Fatture in Cloud
Emettere una fattura elettronica è come andare in bicicletta: le prime volte sembra difficile, ma poi s’impara e a un certo punto diventa naturale. E noi siamo qui per aiutarti a ingranare: in questo capitolo ti mostreremo come si fa una fattura elettronica in regime forfettario e un esempio di come dovrebbe essere una volta pronta.
I contribuenti forfettari devono inserire in fattura (anche elettronica) delle peculiari diciture, per indicare l’esenzione dall’IVA, l’applicazione dell’imposta di bollo e il mancato assoggettamento a ritenuta d’acconto.
Per ulteriori informazioni, consulta la trattazione generale dedicata alla fattura in regime forfettario.
Per emettere fattura elettronica è necessario avere un software di fatturazione elettronica. Si tratta di un apposito programma che genera la fattura in XML (il linguaggio informatico richiesto dalla normativa) e la invia al Sistema di Interscambio o SdI (che esamina la fattura e la recapita al destinatario).
Molti di questi software sono accessibili a tutti, sia come semplicità d’uso, sia in termini di costi. Se non sai quale utilizzare, leggi l’ultimo capitolo di questa guida, dove ti aiutiamo a scegliere il miglior software di fatturazione per forfettari.
Una volta deciso il software, è giunto il momento compilare la fattura.
Indica il tuo:
Inoltre, completa i campi relativi a:
Una volta che hai indicato di essere in regime forfettario, Fatture in Cloud inserisce in automatico il regime fiscale RF19 in tutte le tue fatture elettroniche. In questo modo, non devi ricordarti ogni volta di completare il campo e non rischi dimenticanze o errori. Scopri tutto su Fatture in Cloud, programma per fatture in regime forfettario.
Ora passiamo al destinatario della fattura; di lui dovrai specificare:
Una volta impostati i dati, li potrai salvare in rubrica e inserire con un clic nelle fatture successive indirizzate allo stesso destinatario.
Il destinatario non è presente in rubrica e non vuoi scrivere i dati a mano? Con Fatture in Cloud puoi cercare le anagrafiche aziendali in un’apposita banca dati. Trovi il destinatario, lo selezioni e tutti i campi anagrafici si completano in automatico. Così riduci drasticamente il rischio di errori di battitura e non devi più chiedere i dati al destinatario.
Il passaggio da fatture cartacee ad elettroniche non comporta una nuova numerazione, né l'obbligo di tenere registri sezionali.
Come già chiarito dalle FAQ dell'Agenzia delle entrate, la numerazione delle fatture elettroniche e cartacee può proseguire ininterrottamente, a patto di garantire l'identificazione univoca della fattura, indipendentemente dal fatto che sia analogica o elettronica.
Quindi, ad esempio, come riporta la stessa FAQ: "alla fattura numero 1 analogica, possono succedere la numero 2 e 3 elettroniche, la numero 4 analogica e così via, senza necessità di ricorrere a separati registri sezionali."
Un'intera raccolta di risorse dedicata a te
Guide, informazioni e consigli per gestire al meglio la tua attività in regime forfettario.
Veniamo ora ai dati che caratterizzano la singola fattura:
Sulle fatture di importo superiore a 77,47€ i forfettari devono applicare l’imposta di bollo di 2€, come da regola generale.
L’imposta di bollo in fattura elettronica deve essere indicata tramite la valorizzazione a “SI” del campo “Bollo Virtuale”.
Al termine di ogni trimestre solare, all’interno della tua area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate, troverai un elenco delle fatture assoggettate all’imposta di bollo e l’importo da versare tramite indicazione dell’IBAN o modello F24. Per i dettagli, leggi il capitolo dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche.
L'apposizione della marca da bollo “tradizionale” (cartacea) sulle fatture richiede di:
Invece, ricorrendo all’imposta di bollo virtuale, basta specificare l’apposizione all’interno della fattura e procedere al versamento del corrispettivo di tutti bolli in un secondo momento e con un’unica operazione: comodo, vero?
Quando l’importo degli articoli fattura non assoggettati a IVA supera i 77,47€, Fatture in Cloud applica in automatico la marca da bollo. Così non rischi di dimenticartene.
Infine, come nelle fatture cartacee, ricordati di inserire le diciture obbligatorie:
Per semplificarti la vita, i software come Fatture in Cloud ti permettono di specificare le diciture nelle impostazioni della fattura e di ritrovarle sempre, senza doverle inserire a mano ogni volta.
Ecco l’esempio di una fattura elettronica per regime forfettario compilata con tutti i dati elencati. Si tratta della visualizzazione del PDF della fattura, che abbiamo riportato per semplificare la consultazione.
Una volta compilata la fattura, la dovrai:
In alcuni software, come in Fatture in Cloud, basta un clic per compiere entrambe le operazioni.
La procedura che abbiamo descritto contiene gli step fondamentali per emettere una fattura elettronica verso un’altra Partita IVA (impresa o professionista) o un privato senza partita IVA.
Nel caso della Pubblica Amministrazione, dovrai compilare anche altri campi e tenere conto di alcune situazioni che si potrebbero verificare dopo l’invio della fattura: puoi approfondire l’argomento nel capitolo sulla come fatturare alla PA.
Mentre si compila una fattura, può capitare di commettere errori. Te ne puoi accorgere subito, oppure quando l’hai già inviata. Non preoccuparti, nulla è perduto: ogni errore ha una sua possibile soluzione, che puoi approfondire nella guida sulla correzione di una fattura elettronica sbagliata.
Passiamo ora al capitolo successivo della guida e vediamo come ricevere le fatture elettroniche dei tuoi clienti con la massima comodità e semplicità.
Questo contenuto è aggiornato al 2024.