Autore: Fatture in Cloud
Il regime forfettario è l’unico regime fiscale agevolato attualmente disponibile in Italia. Confermato con la legge di stabilità del 2018, garantisce un’aliquota molto conveniente del 15% sull’imponibile. Inoltre, l’imposta è ridotta al 5% per i primi cinque anni per chi avvia una nuova attività. Il vecchio regime dei minimi è da considerarsi abrogato, ma rimane comunque valido per i titolari di partita IVA che lo hanno scelto entro il 2015.
In questo capitolo illustriamo requisiti, tassazione, limiti e vantaggi del regime forfettario. Per approfondire l'argomento, leggi la nostra guida al regime forfettario 2021.
Fino al 31 dicembre 2018 erano previsti 3 requisiti:
La Legge n. 145/2018 ha però modificato la disciplina del regime forfettario stabilendo un unico requisito di accesso:
Le modifiche decorrono dall’1° gennaio 2019, quindi se hai una partita IVA già attiva dovrai verificare se nel 2018 hai guadagnato meno di 65.000 euro. In tal caso, potrai beneficiare del regime forfettario. Se invece non hai ancora avviato la tua attività dovrai basarti su dati presunti.
Veniamo al sodo: se applichi il regime forfettario, quanto paghi di tasse? Ci sono un po’ di calcoli da fare, ma non preoccuparti: ti spiegheremo la procedura passo passo.
L’imposta così applicata si sostituisce a tutte quelle ordinariamente previste (imposte sui redditi, addizionali regionale e comunale, Irap).
Non puoi beneficiare del regime forfettario se:
Ricorda: il regime forfettario viene meno a partire dall’anno successivo a quello in cui si verifica una di queste condizioni o a quello in cui i tuoi ricavi superino il limite di 65.000 euro. Se, ad esempio, nel 2019 dovessi guadagnare 66.000 euro, nel 2020 saresti costretto ad applicare il regime ordinario.
Ma quali sono gli effettivi benefici per i contribuenti che decidono di aderire al regime forfettario? Oltre all’aliquota ridotta al 15%, potrai godere di molti altri vantaggi:
L’insieme di queste agevolazioni si traduce in un enorme alleggerimento degli adempimenti contabili e, di conseguenza, del costo della tenuta contabile della tua attività.
Ma che succede invece se non hai i requisiti indicati? In questo caso, rientrerai in uno degli altri due regimi fiscali previsti dalla legge: l’ordinario e il semplificato. Nel prossimo capitolo ti parliamo proprio di loro: cosa sono, quanto ti costano in tasse e come si fa ad accedervi.
Se invece ti interessano i costi ulteriori della partita IVA, il capitolo 5 è quello che fa per te: ti parleremo di tasse, Gestione separata INPS, Casse previdenziali e casse assicurazioni professionali. Argomento orribile, lo sappiamo, ma ricorda: più ne sai, più sarà facile destreggiarti tra tutte le possibilità a tua disposizione!