Capitolo 9

Entrata, uscita e passaggio al regime forfettario 2024

Vorresti passare al forfettario ma non sai da dove cominciare? Oppure ti sei reso conto che questo regime non ti conviene e vorresti uscirne? In questo capitolo scoprirai cosa fare per entrare, uscire o passare al regime forfettario.

Autore: Fatture in Cloud

Ora che conosci tutti i vantaggi e le caratteristiche del regime forfettario sei pronto per prendere la tua decisione: ti conviene o no aderire a questo regime? Qualunque sia la tua decisione, nei prossimi paragrafi troverai le istruzioni su come comportarti. Ecco le situazioni che possono verificarsi:

  • Applicazione del regime forfettario. In questo caso bisogna distinguere tra due casi:
    • vuoi avviare una nuova attività e accedere direttamente al forfettario;
    • hai un’attività già avviata con altro regime e vuoi passare al forfettario.
  • Non applicazione del regime forfettario. Ci sono tre situazioni possibili:
    • vuoi avviare una nuova attività e, pur avendone i requisiti, non vuoi usufruire del forfettario;
    • hai un’attività già avviata che usufruisce del regime forfettario e desideri uscirne;
    • non puoi applicare il forfettario perché vengono meno i requisiti necessari o compare una causa di esclusione.

Analizziamo nel dettaglio cosa devi fare in ciascuna di queste situazioni.

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Come accedere o passare al regime forfettario

Come anticipato, se scegli di applicare il forfettario alla tua attività bisogna distinguere tra le nuove attività e quelle già avviate con altro regime.

Apertura nuova partita Iva: accesso al forfettario

Nel caso tu voglia avviare una nuova attività applicando il regime forfettario dovrai comunicare questa scelta tramite il modello AA9/12, che va presentato entro 30 giorni dall’inizio dell’attività. Nella sezione “regimi fiscali agevolati” del quadro B, dovrai inserire il codice 2 per manifestare l’adesione al “Regime forfettario dei contribuenti esercenti attività d’impresa, arti o professioni”. Ovviamente potrai fare questa scelta solo se pensi di rispettare limiti e requisiti per l’accesso al regime agevolato (per approfondire l’argomento puoi dare un’occhiata al capitolo della guida dedicato proprio a limiti e requisiti per l’accesso al forfettario).

Attività già avviate: passaggio da regime ordinario e semplificato a forfettario

Se hai un’attività già avviata con regime ordinario o semplificato, il passaggio al forfettario è ancora più semplice: non dovrai effettuare nessuna comunicazione né preventiva né successiva. Il regime forfettario è infatti considerato un regime naturale: ciò vuol dire che ti basterà agire per “fatti concludenti”. Dovrai cioè semplicemente iniziare a tenere la contabilità ed emettere le fatture secondo le modalità previste per il forfettario (te ne abbiamo parlato nel capitolo sui vantaggi del forfettario 2024). Anche in questo caso, perché il passaggio sia possibile devi però rispettare limiti e requisiti di accesso di cui ti abbiamo parlato nel capitolo dedicato.


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Uscita dal regime forfettario: cosa fare

Vediamo ora cosa devi fare se non vuoi o non puoi applicare il regime forfettario.

Attività nuove o già avviate: come non applicare o uscire dal forfettario

Può succedere che, nonostante tutti i vantaggi offerti dal regime agevolato, per la tua attività sia più conveniente l’applicazione del regime semplificato o quello ordinario. In tal caso, che la tua attività sia nuova o già avviata, dovrai innanzitutto agire in modo da dimostrare la tua scelta: fatturazione e contabilità andranno gestite secondo le regole del regime prescelto (fatture con IVA, aliquote ordinarie, liquidazioni periodiche ecc.). Inoltre dovrai comunicare la tua decisione con la prima dichiarazione annuale utile: se, ad esempio, applichi il regime ordinario nel 2024 dovrai comunicarlo nel modello IVA 2024.

Fai attenzione: la scelta del regime ordinario o semplificato, una volta effettuata, resta vincolante per almeno 3 anni. Superato questo periodo la scelta si rinnova di anno in anno finché non mostrerai un’intenzione diversa (come ti abbiamo spiegato nel paragrafo precedente sul passaggio al forfettario).

Uscita dal forfettario per perdita dei requisiti o per cause ostative

Infine non possiamo tralasciare la possibilità che, nel corso di un anno, tu perda i requisiti richiesti dalla legge per la permanenza nel regime forfettario o che si verifichi una delle cause ostative. Potresti ad esempio superare il limite di fatturato di 85.000 euro, o quello di 30.000 euro in redditi da lavoro dipendente (per approfondire l’argomento puoi leggere il capitolo dedicato a requisiti e limiti di accesso al forfettario).

In tal caso, l'uscita dal regime forfettario dipende da quanto hai superato il limite di fatturato:

  • Se sfori gli 85.000 euro, ma rimani sotto i 100.000 euro: l'uscita non è immediata, ma decorre dall'anno successivo. Se, ad esempio, nel corso del 2024 dovessi ottenere ricavi di 90.000 euro, l’uscita dal forfettario decorrerebbe da gennaio del 2025.
  • Se superi i 100.000 euro: l'uscita è immediata e dovrai iniziare ad applicare l'imposta sul valore aggiunto (IVA) a partire dalle operazioni successive. 

Questa disposizione, detta "tagliola anti-evasione" è stata introdotta dalla legge di bilancio 2023

Hai superato il limite di ricavi/compensi, oppure stai per farlo? Fatture in Cloud ti avverte. Così hai la situazione sempre sotto controllo e aggiornata in tempo reale.
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Questo contenuto è aggiornato al 2024.