Autore: Fatture in Cloud
Il regime forfettario è l’unico regime fiscale agevolato attualmente disponibile in Italia: garantisce un’aliquota del 15% sull’imponibile, ridotta al 5% per i primi cinque anni per chi avvia una nuova attività.
Si tratta di un regime molto conveniente, che prende il posto di tutti gli altri regimi agevolati (il regime delle nuove iniziative produttive, il regime dei nuovi minimi e quello per gli “ex minimi”).
Ti stai chiedendo se ti conviene scegliere il regime forfettario, quante tasse pagheresti e come fare per accedere alle agevolazioni? Questa guida è quello di cui hai bisogno. Ti sveleremo tutti i segreti del regime forfettario: dai requisiti e le modalità di accesso ai calcoli per sapere quanto pagare.
Per entrare nel regime forfettario, è necessario rispettare alcuni requisiti:
Per saperne di più, vai al capitolo dedicato ai requisiti e limiti del forfettario: troverai la spiegazione di tutti i punti.
Se invece vuoi approfondire solo il requisito del reddito da lavoro dipendente o accessorio, il capitolo “Regime forfettario e lavoro dipendente” fa proprio al caso tuo.
Infine, se desideri chiarire il dubbio sull’inclusione o meno dei rimborsi spese nel calcolo dei ricavi o compensi, leggi il capitolo “Rimborso spese nel regime forfettario”.
Abbiamo visto che una delle caratteristiche principali del regime forfettario è l’aliquota ridotta al 15% sull’imponibile, ulteriormente diminuita al 5% per le nuove attività.
Cosa significa? Vuol dire che dovrai:
Otterrai così l’importo di tasse da versare.
Considerando che le aliquote IRPEF applicate dai contribuenti in regime ordinario e semplificati vanno da un minimo di 23 a un massimo del 45%, la tassazione in regime forfettario risulta molto conveniente.
Per calcolare il reddito su cui applicare l’aliquota del 15%, dovrai seguire una procedura che tiene conto del coefficiente di redditività associato al codice ATECO che contraddistingue la tua attività e calcolare i ricavi tramite il principio di cassa.
Per sapere nel dettaglio tutte le fasi da seguire, leggi il capitolo dedicato al calcolo delle tasse in regime forfettario.
Oltre all’aliquota del 15%, il regime forfettario offre diverse semplificazioni e agevolazioni che lo rendono vantaggioso:
Niente male, vero? Per una spiegazione più esaustiva, consulta il capitolo sui vantaggi contabili e fiscali del regime forfettario.
Tra i (pochi) obblighi previsti per il regime forfettario, vi è quello di emettere fattura per i beni ceduti e i servizi prestati.
Dal 1° gennaio 2024, la fatturazione deve avvenire necessariamente in formato elettronico, quindi occorre:
Al momento della compilazione della fattura, chi aderisce al regime forfettario dovrà inserire apposite diciture, che indicano l’esonero dall’applicazione dell’IVA e della ritenuta d’acconto.
L’addebito dell’IVA, però, risulta necessario anche per i forfettari nei casi di alcune operazioni intracomunitarie (cioè scambi tra Paesi UE) ed extra UE.
Per gestire al meglio la fatturazione, ti consigliamo la lettura di questi approfondimenti:
Dopo aver analizzato requisiti, vantaggi, semplificazioni, ma anche gli obblighi e limiti, hai capito che il regime forfettario conviene, perché è il più adatto alle tue esigenze e alla tua situazione specifica?
Per aderirvi, dovrai seguire delle procedure, che variano in base alla situazione della tua attività:
Abbiamo concluso questa guida introduttiva al regime forfettario e alle sue caratteristiche. Per approfondire ogni aspetto, clicca sui diversi spunti presenti nel testo: troverai tutte le risposte che stai cercando!
Questo contenuto è aggiornato al 2025.