Capitolo n° 3

Aprire un e-commerce: costi, Partita Iva e burocrazia

Una guida con gli step fondamentali. Scopri quando e come aprire Partita IVA per e-commerce, quali adempimenti burocratici affrontare e quanto costa l'apertura.

Autore: Fatture in Cloud

Dopo aver analizzato i vantaggi e svantaggi di aprire un e-commerce, hai deciso di lanciarti in questa avventura.

Prima di arrivare al momento tanto desiderato, ossia quello dell’apertura dello shop, bisogna affrontare alcuni step fondamentali. È importante non bruciare le tappe e lanciarsi subito nella vendita online, per limitare il rischio di errori, ritardi ed eventuali problemi futuri.

Non temere, in questa guida ti accompagneremo passo passo nelle fasi per aprire il tuo negozio online con più consapevolezza, preparazione e competenza.

 

Aprire un e-commerce: Partita Iva e altra burocrazia

Rispetto all’apertura di un negozio tradizionale, l’apertura di un e-commerce online è di solito più semplice a livello burocratico.

Nell’ambito della normativa e-commerce, la legge di riferimento è la Direttiva 2000/31/CE del Parlamento Europeo, che stabilisce la possibilità di aprire un negozio virtuale senza richiedere autorizzazioni preventive, fermo restando il rispetto dei requisiti professionali per lo svolgimento di attività specifiche.

Quando è necessario aprire Partita Iva

L’apertura della Partita Iva è obbligatoria quando la vendita online non è occasionale, ma abituale e continuativa.

Se vendi online su piattaforme specializzate di commercio elettronico (ad esempio i marketplace), dovrai aprire Partita Iva quando i ricavi superano i 5000 euro l’anno.

Come aprire Partita Iva per e-commerce

Ecco l’iter da seguire per l’apertura della Partita Iva del tuo negozio online:

  • Individua il codice ATECO: per indicare le attività commerciali online e le attività di dropshipping è bene utilizzare il codice ATECO 47.91.10, ovvero “Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet”.
  • Presenta al tuo Comune di residenza il modello SCIA per la segnalazione di inizio di attività di commercio elettronico entro 30 giorni dall’inizio dell’attività.
  • Richiedi l’attribuzione di un numero di Partita Iva all’Agenzia delle Entrate, compilando il modello AA9/11 per le persone fisiche o AA7/10 per le società e gli enti.
  • Iscriviti al VIES se vuoi effettuare delle operazioni di acquisto e vendita in ambito comunitario.
  • Iscriviti al Registro delle Imprese alla Camera di Commercio.
  • Comunica all’Agenzia delle Entrate l’indirizzo web del sito che dedicherai all’e-commerce, il servizio scelto come internet provider, l’indirizzo e-mail e PEC e il numero di telefono o fax.
  • Iscriviti alla Gestione Commercianti INPS, per versare i contributi previdenziali.

Grazie alla pratica della Comunicazione Unica potrai risolvere in un sola operazione vari adempimenti: i modelli Registro delle Imprese, i modelli per l’Agenzia delle Entrate, i modelli per l’INPS, i modelli per l’INAIL e la SCIA.

Per ulteriori informazioni, leggi anche l’approfondimento su aprire una Partita Iva >

I costi burocratici da sostenere

Avviare un e-commerce non richiede costi da sostenere diversi da quelli necessari per aprire una qualsiasi Partita Iva.

Un primo contributo che dovrai versare è quello di 35,50 euro per l’iscrizione alla Camera di Commercio delle ditte individuali: sono costi necessari per coprire i diritti di segreteria e l’imposta di bollo, ai quali si aggiungono il diritto camerale da versare a cadenza annuale.

Se vuoi aprire utilizzando un’altra forma giuridica, ad esempio una società di persone o capitali, i costi aumentano, perché sono da considerare i costi per costituire la società tramite un atto notarile e l’imposta di registro sull’atto costitutivo.

A queste spese si aggiungono i contributi INPS da versare alla Gestione artigiani e commercianti, i costi per la gestione amministrativa affidata al commercialista e il compenso per la prestazione notarile.

I documenti CGV, Cookie Policy e Privacy Policy

Un aspetto da considerare sono gli adempimenti e gli obblighi riguardanti l’uso dei dati e la protezione della privacy dei clienti dell’e-commerce.

In particolare, per essere in regola è importante che il tuo e-commerce contenga:

  • Condizioni generali di Vendita: dove vengono elencati i diritti e i doveri dell’utente;
  • Cookie Policy: descrive quali cookie vengono utilizzati dal sito durante la navigazione dell’e-commerce;
  • Privacy Policy, che dovranno informare l’utente sulle modalità di tracciamento e gestione dei dati forniti.

Quindi, oltre agli adempimenti e agli obblighi che abbiamo elencato nel precedente paragrafo, dovrai prevedere la redazione di apposite pagine dedicate alle Condizioni Generali di Vendita, alla Cookie Policy e alla Privacy Policy.

Fatture in Cloud - software gestione e fatturazione e-commerce

 

Pianificare l’e-commerce: cosa vendere e come farlo

Avviare un e-commerce è una decisione che ha bisogno di strategia e pianificazione. Ciò significa che occorre che ti prenda del tempo per analizzare il tuo progetto, definendo un piano di azione e una strategia precisa.

Un primo passo che puoi fare è cercare di rispondere in modo dettagliato ad alcune domande:

  • Quali tipologie di prodotti/servizi vuoi vendere?
  • A quale nicchia di mercato ti vuoi rivolgere?
  • Qual è la concorrenza già presente sul mercato?
  • Qual è il budget iniziale di investimento?
  • Come organizzare la logistica?
  • Quali sono i punti di forza e i limiti del progetto?

Trovare delle risposte può non essere semplice, ma è necessario per poter iniziare un’attività conoscendo bene la rotta verso la quale vuoi puntare.

Queste e altre domande permettono di redigere un documento, il Business Plan, per valutare se l’idea alla base dell’e-commerce è valida e fattibile. Il Business Plan riunisce al suo interno le principali informazioni sull’attività aziendale, una precisa analisi di mercato e dei prodotti, la definizione dell’area logistica e gestionale, il piano finanziario con un bilancio ipotizzato. Scopri di più su cos’è il Business Plan >

 

Scegliere la piattaforma e creare l’e-commerce

Hai deciso che vuoi aprire un negozio online, conosci gli step burocratici che ti aspettano e hai preparato un Business Plan completo e dettagliato. Il prossimo passo da affrontare è capire come creare il tuo e-commerce, scegliendo tra tre possibilità:

  • sviluppare un sito e-commerce da zero, acquistando dominio e hosting;
  • utilizzare una piattaforma progettata per ospitare e-commerce;
  • iscriversi come venditore in un marketplace.

Ogni soluzione ha i propri vantaggi e svantaggi: se creare un negozio online in autonomia richiede conoscenze tecniche in campo informatico o un investimento iniziale maggiore, utilizzare piattaforme già sviluppate può far perdere possibilità di personalizzazioni. In terzo luogo, iscriversi come venditore a marketplace già avviati quali eBay o Amazon ha il vantaggio di essere subito pronti a partire con il progetto.

Piattaforme per e-commerce: TeamSystem Commerce è semplice e completo

Come abbiamo visto, una delle prime soluzioni per realizzare uno shop online è ricorrere a una piattaforma già predisposta per ospitare e-commerce.

TeamSystem Commerce è una di queste: ti permette di creare il tuo e-commerce in poco tempo e in totale autonomia, anche senza competenze informatiche. Inoltre, con TeamSystem Commerce puoi gestire in modo semplice e coordinato le tue vendite online sui social (Facebook e Instagram) e sui principali marketplace (Amazon, eBay, Aliexpress).


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I software CMS per e-commerce: Woocommerce, Prestashop e altri

In alternativa alle piattaforme, per creare il tuo e-commerce puoi utilizzare un CMS (Content Management System). Si tratta di un software che permette di realizzare uno shop online più velocemente rispetto a svilupparlo da zero e di aggiornare i contenuti avendo competenze informatiche di base.

Tra i software per e-commerce più utilizzati in Italia, vi sono:

  • Woocommerce: È un plugin che permette di realizzare e gestire un e-commerce tramite il CMS Wordpress. Grazie ai molti tutorial presenti online, si può realizzare il sito in autonomia, anche se per applicare personalizzazioni, soprattutto a livello grafico, si deve intervenire sul codice di programmazione. È ideale se vuoi pubblicare e gestire un negozio online di piccole/medie dimensioni, con pochi prodotti e in una sola lingua. In caso contrario, è meglio scegliere un’altra piattaforma.
  • Prestashop: è uno strumento progettato per creare siti e-commerce. Per essere configurato richiede specifiche competenze nei linguaggi di programmazione, ma una volta pubblicato lo puoi aggiornare in modo abbastanza semplice. Ti permette di analizzare in modo intuitivo i dati sulle vendite e di gestire resi e spese. Offre anche dei moduli aggiuntivi che, ad esempio, ti consentono di inviare newsletter e implementare soluzioni per recuperare i carrelli abbandonati. È ideale per e-commerce di medie dimensioni.
  • Magento: è uno strumento open source progettato per gestire negozi online con un’elevata quantità di prodotti. Dotato di tanti temi e plugin, è altamente personalizzabile ed è uno dei software per e-commerce più avanzati.
  • Joomla: è tra le alternative a Magento più diffuse, soprattutto per chi deve aprire un negozio con molti prodotti al suo interno.

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Lanciare l’e-commerce: la strategia di marketing

Una volta progettato e messo online il tuo sito e-commerce, rimane un ultimo passo da fare per poter avviare la tua attività di vendita online: attuare una strategia di marketing.

Le iniziative per promuovere un e-commerce sono numerose. Tra le attività di marketing online più utili troviamo:

  • SEO e SEA: acronimi di Search Engine Optimization e Search Engine Advertising, consistono nelle attività di ottimizzazione dei contenuti e delle pubblicità per far trovare il tuo e-commerce in modo più semplice su Google e sugli altri motori di ricerca.
  • Social Media Marketing: comprende le attività di comunicazione e advertising eseguite attraverso gli account social del negozio online. Consente di far conoscere l’e-commerce a nuovi potenziali acquirenti e di trasformarli in clienti effettivi.
  • Email marketing: fa riferimento all’invio di email agli utenti che hanno dato il proprio contatto allo shop. Permette di fidelizzare i clienti e creare un rapporto continuativo nel tempo.

Le approfondiremo nel capitolo dedicato al web marketing per e-commerce.

 

Quanto costa aprire un sito e-commerce?

Non è semplice quantificare gli esatti costi per l’apertura di un sito e-commerce. Certamente, la natura digitale dell’impresa offre grandi vantaggi rispetto all’apertura e alla gestione di un negozio fisico. Un e-commerce online permette di abbattere i costi dei locali fisici del negozio e di ridurre l’impiego di dipendenti, commessi e cassieri, così come altre voci di costo.

Possiamo comunque identificare alcune voci che contribuiscono al costo di apertura e gestione di uno shop online:

  • apertura della partita IVA: i costi includono le marche da bollo e compensi dovuti a commercialista e notaio, in caso di apertura di una società;
  • creazione della piattaforma o accesso e commissioni varie: costi degli abbonamenti a piattaforme, retribuzione di eventuali programmatori o aziende di consulenza, costi di hosting, dominio e manutenzione;
  • attività di marketing e della pubblicità: costi per campagne di advertising online, retribuzione di aziende di consulenza o figure di supporto come social media manager;
  • tasse da pagare: i costi includono bolli ed oneri dovuti allo Stato, tasse e imposte da pagare annualmente.

In conclusione, aprire un e-commerce richiede di seguire diversi step, anche se di meno e più semplici rispetto all’apertura di un negozio fisico. È importante in questa fase il supporto di professionisti del settore, che ti aiutino a prendere le scelte migliori per lanciare il tuo shop con successo. Una volta avviato, potrai gestirlo in maniera più autonoma.

Dopo aver esaminato le piattaforme e i software CMS, nel prossimo capitolo approfondiremo un’altra delle soluzioni per avviare la tua vendita online: il marketplace.

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