Capitolo n° 3

Come aprire un e-commerce: Partita Iva e costi

Scopri quando serve la Partita IVA per vendere online, quali adempimenti burocratici affrontare, quanto costa l'apertura e altri aspetti da curare prima di lanciare il tuo e-commerce.

Autore: Fatture in Cloud

Dopo aver analizzato i vantaggi e svantaggi di aprire un e-commerce, hai deciso di lanciarti in questa avventura.

Prima di arrivare al momento tanto desiderato, cioè quello del lancio ufficiale dello shop, occorre svolgere alcuni adempimenti fiscali e burocratici, compresa l’apertura della Partita IVA per vendere online.

Inoltre, bisogna anche definire la strategia dell’e-commerce: quali prodotti o servizi offrire, quale piattaforma utilizzare e come promuovere il negozio, per farlo conoscere e attirare a un pubblico interessato all’acquisto.

È importante non bruciare le tappe e lanciarsi subito nella vendita online, per limitare il rischio di errori, ritardi ed eventuali problemi futuri.

Non temere, in questa guida ti accompagneremo passo passo nelle fasi per aprire il tuo e-commerce con più consapevolezza, preparazione e competenza

 

Cos’è la Partita IVA?

La Partita IVA è un codice che identifica in modo univoco un soggetto che esercita un’attività, quindi, nel nostro caso, il titolare di un’attività di vendita online, e si lega al versamento dell’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) all’Agenzia delle Entrate.

Si compone di 11 cifre: le prime 7 individuano il soggetto che svolge l’attività, le seguenti 3 l’Ufficio Provinciale dell’Agenzia delle Entrate che assegna la Partita IVA e l’ultima corrisponde a un carattere di controllo che verifica la correttezza dell’intero codice.

Avere una Partita Iva, nei casi in cui è necessario, permette all’e-commerce di operare nel rispetto della legislazione per quanto riguarda il versamento di tasse e contributi.

 

Quando serve Partita IVA per vendere online?

Per vendere online è necessario aprire Partita IVA quando l’attività è abituale e continuativa.

Questo significa che, quando decidi di mettere a disposizione i tuoi prodotti o servizi per l’acquisto via internet in via non temporanea, ma in modo protratto nel tempo, avrai l’obbligo di apertura della Partita IVA.

Nonostante se ne senta parlare spesso online, non esiste una soglia dei ricavi (i “famosi” 5000€) che stabilisce l’obbligo o meno di avere Partita IVA.

Se decidi di vendere online in modo continuo e abituale, avrai l’obbligo di aprire Partita IVA, indipendentemente da quali saranno i tuoi ricavi.

Capire cosa significa “continuità” e “abitualità” di un’attività, anche di vendita online, può non essere semplice, anche perché la legge non ha dato una chiara definizione a questi termini.

Per le attività commerciali, però, possiamo tenere come riferimento la durata complessiva superiore a 30 giorni.

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Come Aprire una Partita IVA per e-commerce

L’apertura di una Partita IVA richiede di seguire alcune fasi fondamentali: vediamole nel dettaglio. +

1. Forma giuridica

Scegli la forma giuridica, ossia quel “modello” fiscale, contabile e organizzativo con cui gestire l’e-commerce.

Si tratta di una decisione importante, in quanto determina una serie di aspetti, ad esempio l’assetto organizzativo che potrà assumere la tua attività (ad esempio, la possibilità di avere soci e il loro ruolo), ma anche la tassazione e obblighi civili, fiscali e amministrativi a cui dovrai adempiere.

Puoi, ad esempio, optare per una ditta individuale (condotta da un’unica persona), una società di persone (in cui un ruolo fondamentale viene assunto dai soci), oppure una società di capitali.

2. Regime fiscale

Un’altra decisione da prendere prima di avviare la procedura vera e propria di apertura della Partita IVA per vendere online riguarda il regime fiscale.

Si tratta, in parole povere, di un insieme di regole fiscali e contabili da rispettare per essere in regola con il fisco e con la legge.

Puoi optare per il regime forfettario, semplificato oppure ordinario. Ognuno di questi prevede diversi obblighi a cui adempiere, differenti livelli di tassazione e casi in cui è più adatto o meno.

Per via della loro importanza e delle implicazioni che hanno sulla gestione della quotidiana tua attività, ti consigliamo di scegliere forma giuridica e regime fiscale con l’aiuto di un Commercialista.

3. Codice ATECO per e-commerce

Il Codice ATECO è un codice alfanumerico che viene utilizzato per classificare le attività economiche in Italia.

Per indicare le attività commerciali online e le attività di dropshipping è bene utilizzare il codice ATECO 47.91.10, ovvero “Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet”.

4. Richiesta di attribuzione del numero di Partita IVA

Per ottenere un numero di Partita IVA. dovrai compilare il modello AA9/11 per le persone fisiche o AA7/10 per le società e gli enti e presentarlo all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dall’avvio dell’attività.

5. Altri adempimenti burocratici

Affrontati i principali passi dei punti precedenti, vi sono ulteriori adempimenti che dovrai conseguire, per vendere online in regola con le leggi vigenti.

Li elenchiamo di seguito:

  • Presenta al tuo Comune di residenza il modello SCIA per la segnalazione di inizio di attività di commercio elettronico entro 30 giorni dall’inizio dell’attività.
  • Iscriviti al VIES se vuoi effettuare delle operazioni di acquisto e vendita in ambito comunitario.
  • Iscriviti al Registro delle Imprese alla Camera di Commercio.
  • Comunica all’Agenzia delle Entrate l’indirizzo web del sito che dedicherai all’e-commerce, il servizio scelto come internet provider, l’indirizzo e-mail e PEC e il numero di telefono o fax.
  • Iscriviti alla Gestione Commercianti INPS, per versare i contributi previdenziali.

Grazie alla pratica della Comunicazione Unica potrai risolvere in una sola operazione vari adempimenti: i modelli Registro delle Imprese, i modelli per l’Agenzia delle Entrate, i modelli per l’INPS, i modelli per l’INAIL e la SCIA.


Per ulteriori informazioni, leggi anche l’approfondimento su aprire una Partita Iva >

 

Quanto costa aprire Partita IVA per la vendita online?

Aprire Partita IVA per un e-commerce non richiede costi da sostenere diversi da quelli necessari per un’attività di altro tipo.

Un primo contributo che dovrai versare è quello di 35,50 euro per l’iscrizione alla Camera di Commercio delle ditte individuali: sono costi necessari per coprire i diritti di segreteria e l’imposta di bollo, ai quali si aggiungono il diritto camerale da versare a cadenza annuale.

Se vuoi aprire utilizzando un’altra forma giuridica, ad esempio una società di persone o capitali, i costi aumentano, perché sono da considerare i costi per costituire la società tramite un atto notarile e l’imposta di registro sull’atto costitutivo.

A queste spese si aggiungono i contributi INPS da versare alla Gestione artigiani e commercianti, i costi per la gestione amministrativa affidata al commercialista e il compenso per la prestazione notarile.

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I documenti CGV, Cookie Policy e Privacy Policy

Un aspetto da considerare sono gli adempimenti e gli obblighi riguardanti l’uso dei dati e la protezione della privacy dei clienti dell’e-commerce.

In particolare, per essere in regola è importante che il tuo e-commerce contenga:

  • Condizioni generali di Vendita: dove vengono elencati i diritti e i doveri dell’utente;
  • Cookie Policy: descrive quali cookie vengono utilizzati dal sito durante la navigazione dell’e-commerce;
  • Privacy Policy, che dovranno informare l’utente sulle modalità di tracciamento e gestione dei dati forniti.

Quindi, oltre agli adempimenti e agli obblighi che abbiamo elencato nel precedente paragrafo, dovrai prevedere la redazione di apposite pagine dedicate alle Condizioni Generali di Vendita, alla Cookie Policy e alla Privacy Policy.

 

Pianificare l’e-commerce: cosa vendere e come farlo

Avviare un e-commerce è una decisione che ha bisogno di strategia e pianificazione. Ciò significa che occorre che ti prenda del tempo per analizzare il tuo progetto, definendo un piano di azione e una strategia precisa.

Un primo passo che puoi fare è cercare di rispondere in modo dettagliato ad alcune domande:

  • Quali tipologie di prodotti/servizi vuoi vendere?
  • A quale nicchia di mercato ti vuoi rivolgere?
  • Qual è la concorrenza già presente sul mercato?
  • Qual è il budget iniziale di investimento?
  • Come organizzare la logistica?
  • Quali sono i punti di forza e i limiti del progetto?

Trovare delle risposte può non essere semplice, ma è necessario per poter iniziare un’attività conoscendo bene la rotta verso la quale vuoi puntare.

Queste e altre domande permettono di redigere un documento, il Business Plan, per valutare se l’idea alla base dell’e-commerce è valida e fattibile. Il Business Plan riunisce al suo interno le principali informazioni sull’attività aziendale, una precisa analisi di mercato e dei prodotti, la definizione dell’area logistica e gestionale, il piano finanziario con un bilancio ipotizzato. Scopri di più su cos’è il Business Plan >

 

Scegliere la piattaforma e creare l’e-commerce

Hai deciso che vuoi aprire un negozio online, conosci gli step burocratici che ti aspettano e hai preparato un Business Plan completo e dettagliato. Il prossimo passo da affrontare è capire come creare il tuo e-commerce, scegliendo tra tre possibilità:

  • sviluppare un sito e-commerce da zero, acquistando dominio e hosting;
  • utilizzare una piattaforma progettata per ospitare e-commerce;
  • iscriversi come venditore in un marketplace.

Ogni soluzione ha i propri vantaggi e svantaggi: se creare un negozio online in autonomia richiede conoscenze tecniche in campo informatico o un investimento iniziale maggiore, utilizzare piattaforme già sviluppate può far perdere possibilità di personalizzazioni. In terzo luogo, iscriversi come venditore a marketplace già avviati quali eBay o Amazon ha il vantaggio di essere subito pronti a partire con il progetto.

Piattaforme per e-commerce: TeamSystem Commerce è semplice e completo

Come abbiamo visto, una delle prime soluzioni per realizzare uno shop online è ricorrere a una piattaforma già predisposta per ospitare e-commerce.

TeamSystem Commerce è una di queste: ti permette di creare il tuo e-commerce in poco tempo e in totale autonomia, anche senza competenze informatiche. Inoltre, con TeamSystem Commerce puoi gestire in modo semplice e coordinato le tue vendite online sui social (Facebook e Instagram) e sui principali marketplace (Amazon, eBay, Aliexpress).


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I software CMS per e-commerce: Woocommerce, Prestashop e altri

In alternativa alle piattaforme, per creare il tuo e-commerce puoi utilizzare un CMS (Content Management System). Si tratta di un software che permette di realizzare uno shop online più velocemente rispetto a svilupparlo da zero e di aggiornare i contenuti avendo competenze informatiche di base.

Tra i software per e-commerce più utilizzati in Italia, vi sono:

  • Woocommerce: È un plugin che permette di realizzare e gestire un e-commerce tramite il CMS Wordpress. Grazie ai molti tutorial presenti online, si può realizzare il sito in autonomia, anche se per applicare personalizzazioni, soprattutto a livello grafico, si deve intervenire sul codice di programmazione. È ideale se vuoi pubblicare e gestire un negozio online di piccole/medie dimensioni, con pochi prodotti e in una sola lingua. In caso contrario, è meglio scegliere un’altra piattaforma.
  • Prestashop: è uno strumento progettato per creare siti e-commerce. Per essere configurato richiede specifiche competenze nei linguaggi di programmazione, ma una volta pubblicato lo puoi aggiornare in modo abbastanza semplice. Ti permette di analizzare in modo intuitivo i dati sulle vendite e di gestire resi e spese. Offre anche dei moduli aggiuntivi che, ad esempio, ti consentono di inviare newsletter e implementare soluzioni per recuperare i carrelli abbandonati. È ideale per e-commerce di medie dimensioni.
  • Magento: è uno strumento open source progettato per gestire negozi online con un’elevata quantità di prodotti. Dotato di tanti temi e plugin, è altamente personalizzabile ed è uno dei software per e-commerce più avanzati.
  • Joomla: è tra le alternative a Magento più diffuse, soprattutto per chi deve aprire un negozio con molti prodotti al suo interno.

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Lanciare l’e-commerce: la strategia di marketing

Una volta progettato e messo online il tuo sito e-commerce, rimane un ultimo passo da fare per poter avviare la tua attività di vendita online: attuare una strategia di marketing.

Le iniziative per promuovere un e-commerce sono numerose. Tra le attività di marketing online più utili troviamo:

  • SEO e SEA: acronimi di Search Engine Optimization e Search Engine Advertising, consistono nelle attività di ottimizzazione dei contenuti e delle pubblicità per far trovare il tuo e-commerce in modo più semplice su Google e sugli altri motori di ricerca.
  • Social Media Marketing: comprende le attività di comunicazione e advertising eseguite attraverso gli account social del negozio online. Consente di far conoscere l’e-commerce a nuovi potenziali acquirenti e di trasformarli in clienti effettivi.
  • Email marketing: fa riferimento all’invio di email agli utenti che hanno dato il proprio contatto allo shop. Permette di fidelizzare i clienti e creare un rapporto continuativo nel tempo.

Le approfondiremo nel capitolo dedicato al web marketing per e-commerce.

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Quanto costa aprire un sito e-commerce?

Non è semplice quantificare gli esatti costi per l’apertura di un sito e-commerce. Certamente, la natura digitale dell’impresa offre grandi vantaggi rispetto all’apertura e alla gestione di un negozio fisico. Un e-commerce online permette di abbattere i costi dei locali fisici del negozio e di ridurre l’impiego di dipendenti, commessi e cassieri, così come altre voci di costo.

Possiamo comunque identificare alcune voci che contribuiscono al costo di apertura e gestione di uno shop online:

  • apertura della partita IVA: i costi includono le marche da bollo e compensi dovuti a commercialista e notaio, in caso di apertura di una società;
  • creazione della piattaforma o accesso e commissioni varie: costi degli abbonamenti a piattaforme, retribuzione di eventuali programmatori o aziende di consulenza, costi di hosting, dominio e manutenzione;
  • attività di marketing e della pubblicità: costi per campagne di advertising online, retribuzione di aziende di consulenza o figure di supporto come social media manager;
  • tasse da pagare: i costi includono bolli ed oneri dovuti allo Stato, tasse e imposte da pagare annualmente.

In conclusione, aprire un e-commerce richiede di seguire diversi step, anche se di meno e più semplici rispetto all’apertura di un negozio fisico. È importante in questa fase il supporto di professionisti del settore, che ti aiutino a prendere le scelte migliori per lanciare il tuo shop con successo. Una volta avviato, potrai gestirlo in maniera più autonoma.

Dopo aver esaminato le piattaforme e i software CMS, nel prossimo capitolo approfondiremo un’altra delle soluzioni per avviare la tua vendita online: il marketplace.