Autore: Fatture in Cloud
Il regime ordinario è obbligatorio per le società di capitali e facoltativo per le società di persone e ditte individuali che nell’anno precedente non abbiano conseguito ricavi superiori a:
Superati questi limiti il regime ordinario diventa obbligatorio anche per le società di persone. Nel regime ordinario la tassazione viene determinata in maniera progressiva, basandosi sulle aliquote IRPEF previste per quell’anno fiscale. Le aliquote sono stabilite dalla Legge di Bilancio 2022 nei seguenti scaglioni:
Se, ad esempio, guadagni 20.000 euro all’anno pagherai il 23% di tasse su 15.000 euro e il 25% sui restanti 5000.
Il regime ordinario è particolarmente indicato nel caso in cui tu abbia molte spese da scaricare e, allo stesso tempo, hai un guadagno netto molto elevato.
Il regime semplificato ha la funzione esclusiva di monitorare l’andamento economico, ovvero i costi e i ricavi che sono di competenza di ogni esercizio. Dopo il forfettario, questo è il regime meno dispendioso, soprattutto in termini di adempimenti burocratici. Vi possono rientrare tutte le imprese individuali e le società di persone se i loro ricavi nell'arco di un anno solare non superano i seguenti limiti:
Le nuove imprese che aprono la Partita IVA nel 2022 entrano nel regime contabile semplificato se, al momento dell'istanza per l'attribuzione del numero di partita IVA, viene indicato un volume d’affari presunto che non superi le soglie di ricavi sopra indicate. Se l’impresa svolge più di un’attività, si prenderà in considerazione l’attività prevalente, ovvero quella che produce il maggior ricavo.
I professionisti, invece, non hanno invece alcun limite di ricavi da rispettare per accedere a questo regime.
Gli obblighi dei contribuenti riguardano:
Le ragioni per cui preferire il regime ordinario (o semplificato) sono un fatturato molto alto e/o una percentuale di costi aziendali superiori al 50% del fatturato. Se non è questo il tuo caso, potrebbe convenirti ricorrere al regime forfettario: nel capitolo 4.1 troverai tutte le indicazioni per scoprire se possiedi i requisiti per accedere a questo regime particolarmente conveniente che ti consente anche di evitare l’obbligo di fatturazione elettronica (te ne parleremo nel capitolo 12, dedicato proprio alla fatturazione).
Una volta aperta la partita IVA e individuato il regime più adatto alla tua attività c’è un’ultima cosa da fare: scoprire quanto ti costa effettivamente la partita IVA. Ci saranno da pagare le tasse, certo, ma quante e quali? E poi: sai come devi comportarti riguardo a contributi e assicurazioni? Tranquillo, abbiamo dedicato il prossimo capitolo proprio a questo: ti sveleremo tutto quello che ti serve sapere su tasse, contributi previdenziali e assicurazioni professionali, obbligatorie e non.
Questo contenuto è aggiornato al 2022.