Capitolo n° 12

Fattura: cos'è, chi la emette, quali sono le tipologie e come si fa

Una guida di base sulla fattura, con: definizione, tipi (immediata, differita, di acconto o di saldo), formati (elettronica o cartacea) e indicazioni per la compilazione.

Autore: Fatture in Cloud

 

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La fattura è uno dei documenti più importanti nella gestione di una partita IVA poiché, con la sua emissione, si concretizza il momento in cui un contratto di acquisto di un servizio o di un bene si conclude con la richiesta di pagamento al cliente.

Vediamo nel dettaglio in cosa consiste una fattura, chi ha l’obbligo di emetterla, le principali tipologie tra cui è possibile scegliere e infine alcune indicazioni di base per la compilazione.


 

Definizione di fattura

La fattura è un documento fiscale e contabile emesso dai soggetti con Partita Iva che comprova la vendita di una merce o la prestazione di un servizio.

Tramite la fattura si attesta la regolarità delle operazioni commerciali che vengono effettuate nei confronti del fisco in quanto, una volta emesso il documento di fatturazione, il relativo importo incassato viene automaticamente sottoposto a tassazione.

La gestione corretta e la registrazione delle fatture sono utili a:

  • analizzare i dati di vendita e le entrate,
  • prevedere i guadagni futuri e monitorare le tasse da pagare (a partire delle fatture emesse),
  • analizzare e monitorare i costi, esaminando le fatture ricevute,
  • compilare la dichiarazione dei redditi.

 

Chi deve emettere la fattura e quando lo deve fare?

L’emissione della fattura è obbligatoria per tutte le imprese e i liberi professionisti possessori di Partita Iva che si trovano sul territorio italiano e cedono beni o servizi:

  • alla Pubblica Amministrazione,
  • tra di essi,
  • a privati cittadini che risiedono in Italia.

Sono esonerati dall’emissione della fattura solo:

  • commercianti al dettaglio,
  • agricoltori per beni di propria produzione,
  • prestazioni alberghiere,
  • somministrazione al pubblico di alimenti e bevande,
  • autotrasporti di persone transito sulle autostrade,
  • coloro che prestano servizi in forma ambulante o nell'abitazione dei clienti.

Per questi operatori hanno invece l’obbligo di rilasciare al cliente altri documenti utili al controllo fiscale, ad esempio la ricevuta fiscale e lo scontrino fiscale.



Cos'è una fattura, chi la deve emettere e cosa deve contenere?
Scopri le risposte del Commercialista Allievi.

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Le principali tipologie di fattura

Quali sono i principali tipi di fattura? Ne esistono diversi, a cui corrispondono differenti funzioni. Anche se la tipologia di fattura cambia, la modalità di emissioni resta la stessa.

Tutte le principali tipologie di fattura possono essere emesse sia in formato cartaceo che in formato elettronico. Le Partite Iva possono scegliere tra i due formati, oppure avere l’obbligo dell’emissione del documento elettronico, in base al regime fiscale di appartenenza e ad altre caratteristiche (ad esempio, i ricavi/compensi percepiti l’anno precedente).

1. Fattura immediata

La fattura immediata è un documento fiscale da emettere e consegnare al cliente nello stesso giorno in cui acquista un bene oppure gli è stato fornito un servizio.

In formato elettronico, la fattura immediata può essere emessa entro i 12 giorni successivi alla data di effettuazione dell’operazione (cioè della vendita del bene o prestazione del servizio). Per ulteriori informazioni in merito, leggi l'approfondimento sui termini emissione della fattura elettronica.

È la tipologia di fattura più diffusa e non richiede un documento di trasporto.

2. Fattura differita

La fattura differita è un documento che viene emesso in un momento diverso rispetto a quello bene è stato ceduto o un servizio è stato erogato.

Puoi emettere questa fattura e registrarla entro il 15 del mese successivo a quello in cui hai ceduto il bene o prestato il servizio, indicando il mese di riferimento, che è valido a fini della liquidazione dell'IVA.

Questa tipologia di fattura rende la gestione dell’attività decisamente più semplice. Attraverso l’emissione di documento fiscale riepilogativo soltanto puoi fatturare diverse operazioni che avvengono nello stesso mese solare da parte di un cliente specifico.

La fattura assume la forma differita soltanto se è accompagnata da documenti che attestano l’avvenuta cessione di beni o prestazione di servizi, come il documento di trasporto o il rapporto d’intervento.

Inizialmente, la fatturazione differita veniva soltanto usata per la cessione di beni; soltanto con la Legge di Stabilità L.228/2012 del 2013 è stata consentita la sua emissione anche per la prestazione di servizi.

3. Fattura proforma

Come dice lo stesso nome, la fattura proforma è un documento “per la forma”. Non si tratta di una vera e propria fattura di vendita, ma la puoi utilizzare per informare il cliente preventivamente dei beni o delle prestazioni, per i quali successivamente emetterai la fattura definitiva.

La fattura proforma non ha valenza ai fini fiscali e ti offre il vantaggio di poter verificare insieme al cliente dati e importi, apportando eventualmente delle correzioni, aggiungendo o modificando qualcosa se necessario, prima dell’emissione di quella definitiva. Nel caso di attività professionali (notai, avvocati, medici, dentisti, ecc.) assume il nome di “avviso di parcella” e permette di chiedere il pagamento delle spettanze e delle spese senza anticipare l’IVA, che invece viene versata al momento dell’emissione della fattura.


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4. Fattura accompagnatoria

La fattura accompagnatoria è una sorta di documento ibrido, poiché possiede contemporaneamente gli obblighi e le caratteristiche di una fattura immediata e di un documento di trasporto.

Puoi emettere questa tipologia di fattura in generale quando cedi un bene che deve essere trasferito presso il cliente. Non puoi invece utilizzarla in caso di prestazione di servizi (in questo caso è obbligatorio l’uso della fattura immediata o differita).

All’interno dovrai inserire tutti gli elementi propri della fattura immediata e del documento di trasporto, quindi:

  • le informazioni previste dalla normativa IVA con i relativi riepiloghi per aliquota,
  • i riferimenti al trasporto: la data di consegna o spedizione, i soggetti tra cui viene eseguita l’operazione, il soggetto incaricato al trasporto e la descrizione dei beni (con natura, qualità e quantità).

5. Fattura di acconto

La fattura di acconto è un documento emesso prima che avvengano gli eventi che di solito determinano l’effettuazione dell’operazione.

Questi eventi corrispondono:

  • per i beni immobili: alla stipula del contratto;
  • per i beni mobili: alla spedizione o consegna dei beni oggetto della transazione;
  • per la prestazione di servizi: al pagamento del corrispettivo.

La fattura di acconto deve essere emessa se il cliente versa un acconto prima di ricevere la merce ordinata (nel caso dei beni mobili), per attestare l’importo già incassato. Nel caso della prestazione dei servizi, bisogna emettere fattura di acconto entro e non oltre la data in cui l’acconto è stato pagato l’acconto o, nel caso del formato elettronico, entro i 12 giorni successivi.

6. La fattura a saldo

La fattura a saldo viene emessa a conclusione di un contratto o di una fornitura di servizi e contiene l’importo ancora dovuto dal cliente dopo aver versato uno o più acconti.

La fattura a saldo deve contenere il totale pattuito fra le parti a cui viene sottratto quanto già fatturato in fase di acconto.

 

Formato: fattura cartacea e fattura elettronica

La fattura può assumere due formati: cartaceo oppure elettronico.
La fattura cartacea può essere compilata a mano o tramite PC. La fattura elettronica è invece documento informatico e strutturato che viene trasmesso telematicamente al Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate e recapitato al soggetto ricevente tramite lo stesso mezzo.

La fatturazione elettronica obbligatoria è in vigore dal 1° gennaio 2019 per tutti i rapporti con la Pubblica Amministrazione, verso Partite Iva e consumatori finali residenti, stabiliti e identificati nel territorio italiano.
Dal 1° luglio 2022 è diventata un obbligo anche per i contribuenti in regime forfettario che nell’anno precedente hanno percepito ricavi o compensi superiori a 25.000€, fino a quel momento esonerati.
Dal 1° luglio 2024 la fatturazione elettronica diventerà obbligatoria per tutti i forfettari ancora esonerati.
Per ulteriori informazioni, leggi l’approfondimento sull’obbligo di fatturazione elettronica.

Apertura Partita Iva - raccolta contenuti Fatture in Cloud

 

I campi obbligatori della fattura

I campi obbligatori che una fattura (sia elettronica che cartacea) deve contenere sono i seguenti:

  • i tuoi dati, come ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, indirizzo e Partita Iva;
  • i dati del tuo cliente, come ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, e indirizzo e Partita IVA (se in possesso);
  • il numero univoco progressivo di fattura; la data di emissione della fattura;
  • la descrizione, la quantità e i prezzi dei prodotti e dei servizi che sono oggetto della transazione;
  • l’aliquota IVA e l’imponibile il totale della fattura;
  • eventuali sconti applicati.

Oltre a questi campi, nella fattura elettronica è necessario inserirne altri, come ad esempio il Codice Destinatario o il tipo di documento. Per saperne di più, leggi l’approfondimento su come compilare una fattura elettronica.

 

Come si compila una fattura

Per compilare una fattura cartacea devi inserire negli appositi campi tutti i dati obbligatori menzionati sopra.

Per quanto riguarda la compilazione fattura elettronica, è necessario avere innanzitutto un dispositivo con connessione a Internet, ma anche un software per la fattura elettronica abilitato alla compilazione della fattura e al suo invio. A seconda del programma di fatturazione elettronica o della metodologia che scegli per emettere la fattura, la procedura potrebbe essere diversa.

I software di fatturazione elettronica come Fatture in Cloud hanno un’interfaccia intuitiva, che ti consente di compilare la fattura con estrema facilità. Inoltre, traducono il documento nel formato XML, l’unico che il Sistema d’Interscambio dell’Agenzia delle Entrate è in grado di leggere.
Un file XML può essere anche creato manualmente, ma la procedura è piuttosto complessa. Quindi, conviene sempre avvalerti di un software che faccia tutto in automatico.

Come abbiamo visto, gestire e registrare le fatture con precisione ti aiuta ad avere un’idea delle entrate e delle uscite. Ci sono anche altri strumenti che ti possono tornare utili a questo scopo. Li vedremo nel prossimo capitolo, dedicato a come gestire le entrate e le uscite della tua azienda.


Domande frequenti sulla fattura

  1. Che cos'è la fattura?
    La fattura è un documento che comprova la vendita di una merce o la prestazione di un servizio e il diritto del fornitore di riscuotere il relativo importo.

  2. Chi deve emettere fattura?
    Devono emettere fattura tutte le imprese e liberi professionisti con Partita Iva per comprovare le operazioni con la Pubblica Amministrazione, altri privati con Partita Iva e consumatori finali. Sono escluse dall’obbligo alcune categorie, che devono invece emettere ricevuta o scontrino fiscale.

  3. Quando si deve emettere fattura?
    La fattura si emette generalmente quando l’operazione fatturata è stata effettuata. La fattura immediata va emessa il giorno stesso dell’effettuazione dell’operazione (o nei 12 giorni successivi, in caso di fattura elettronica immediata). La fattura differita invece può essere emessa entro il giorno 15 del mese successivo all’effettuazione dell’operazione.

  4. Quali tipi di fattura esistono?
    Esistono vari tipi di fattura, i principali sono: fattura immediata, fattura differita, fattura d’acconto, fattura a saldo e fattura proforma.

  5. Cosa è obbligatorio indicare in fattura?
    Alcuni campi obbligatori sono: data di emissione, numero univoco progressivo di fattura, dati del mittente, dati del destinatario, descrizione dei prodotti o servizi oggetto della transazione, aliquota IVA e imponibile.

  6. Come si fa una fattura?
    Puoi compilare una fattura cartacea a mano o tramite PC. Per compilare la fattura elettronica, invece, devi dotarti di un software che ti consenta di codificare il documento in XML, l’unico formato accettato dal Sistema d’Interscambio dell’Agenzia delle Entrate.