Autore: Fatture in Cloud
Ci siamo: finalmente hai compilato la tua fattura elettronica con tutti i campi necessari e hai apposto la firma digitale. Ora non ti rimane altro che inviarla al Sistema di Interscambio (SdI), che la recapiterà al destinatario. Ma entro quando bisogna farlo? In caso di invio tardivo di una fattura elettronica, potresti ricevere sanzioni severe, dal 90% all’180% dell’imponibile non correttamente documentato (secondo quanto stabilito dall’art. 6 del DLgs. n 471/97). Non temere: al termine di questo capitolo saprai esattamente quali sono le scadenze in vigore per la trasmissione della fattura elettronica, sia immediata che differita. Sei pronto? Cominciamo!
Prima di addentrarci nei termini, iniziamo a capire qualcosa in più sull'emissione, invio e trasmissione delle fatture elettroniche.
L’art. 21 del D.p.r. n. 633/72, al primo comma afferma che “la fattura, cartacea o elettronica, si ha per emessa all’atto della sua consegna, spedizione, trasmissione o messa a disposizione del cessionario o committente”.
Nel caso della fattura elettronica, l’emissione avviene al momento della trasmissione utilizzando il Sistema di Interscambio (SdI) gestito dall’Agenzia delle Entrate.
Questo significa che la data di emissione è sostanzialmente la data di trasmissione (o invio) della fattura elettronica al Sistema di Interscambio. Facile, vero? Ora veniamo al dettaglio dei termini.
La fattura elettronica immediata deve essere emessa (e quindi trasmessa al SdI) entro i 12 giorni dall’effettuazione dell’operazione (vendita di un prodotto o prestazione di un servizio) a cui il documento stesso si riferisce. Questo termine è stato stabilito dal D.L. Crescita n. 34/2019.
Di solito le fatture immediate vengono emesse entro le 24 ore del giorno dell’operazione, ma non sempre ci si riesce. In questo caso, lo si può fare in uno dei 12 giorni successivi. Nel documento bisognerà comunque indicare la data di esecuzione dell’operazione, secondo quanto chiarito dall'Agenzia delle entrate.
Ipotizziamo che tu venda un bene il 28 settembre 2023. Puoi inviare la fattura elettronica al SdI:
Ecco chiariti i termini di emissione e come si contano i 12 giorni per l'invio di una fattura elettronica immediata.
La fattura elettronica differita, emessa ai sensi dell’art.21, comma 4 lett.a) del D.p.r. n.633/72, riguarda:
Questa fattura deve indicare, tra gli altri dati:
Può essere emessa entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell'operazione.
Il tema è stato fortemente dibattuto tra gli operatori e oggetto di circolari e interlocuzioni con l’Agenzia delle Entrate.
L’Agenzia precisa che è possibile indicare quale data del documento la data dell’ultima operazione.
Quindi, ad esempio, in una fattura differita relativa a tre operazioni effettuate il 2, 10 e 28 settembre 2023, si avrebbe:
Questa impostazione, tuttavia, ha creato non pochi dubbi e perplessità, per due motivi:
Assosoftware, a seguito di un’interlocuzione con l’Agenzia delle Entrate, ha trasmesso importanti chiarimenti. Fermo restando che nella fattura differita risultino le date di effettuazione di tutte le operazioni e che queste debbano essere ricavabili da Ddt, nel campo “Data” del documento si possono indicare:
Ad esempio, immaginiamo di avere due prodotti consegnati con Ddt datati 20 e 28 settembre 2023. Puoi optare per due soluzioni:
La seconda modalità, tuttavia, potrebbe generare delle problematiche nella numerazione dei documenti, rendendo impossibile mantenere una coerente progressione di data e numero della fattura.
L’art. 21 del D.p.r. n. 633/72 prevede che l’emissione della fattura deve avvenire “nel momento di effettuazione dell’operazione”.
L’art. 6 stabilisce delle regole per individuare il momento dell’effettuazione in base alla tipologia di operazione:
Lo stesso articolo, al comma 4, riporta delle deroghe e prevede che, se anteriormente al verificarsi degli eventi dell’elenco precedente, viene emessa la fattura, l’operazione si considera effettuata. Quindi, nel caso fattura anticipata, il momento dell’emissione coincide con l’effettuazione dell’operazione e diventa rilevante ai fini IVA. La fattura deve essere emessa e trasmessa al SdI entro 12 giorni dalla data di riferimento.
L’Agenzia delle entrate ha chiarito il valore da riportare nel campo “Data” della sezione “Dati Generali” del file della fattura anticipata.
La questione riguardava delle prestazioni rese nel corso del mese il cui compenso non viene riscosso non prima di 30 giorni dalla data della fattura.
In situazioni come questa, è possibile emettere fattura anticipata e indicare:
Immaginiamo che tu: abbia fornito a un cliente più prestazioni in uno stesso mese (ad esempio, il 10, 20 e 28 settembre 2023) e che da lui potrai riscuotere compenso non prima di 30 giorni dalla data della fattura.
Potrai scegliere tra:
Come abbiamo avuto modo di intuire, le fatture elettroniche inviate concorrono alla liquidazione dell’IVA. A sentir partlare di liquidazione IVA, entri in confusione? Con Contabilità in Cloud la gestisci in modo semplice, dall’elaborazione fino alla comunicazione all’Agenzia delle Entrate. Contabilità in Cloud è un software del gruppo TeamSystem, come Fatture in Cloud.
Una volta inviata la fattura, il SdI la riceve e la inoltra al destinatario.
Se la fattura contiene degli errori, può succedere che:
Come comportarsi in ciascuno dei due casi? Lo vediamo nei prossimo due capitoli, dedicati a come correggere una fattura elettronica errata e a cosa fare in caso di fattura elettronica scartata.
Questo contenuto è aggiornato al 2023.