Autore: Fatture in Cloud
A partire dal 1° gennaio 2019, la fatturazione elettronica è obbligatoria anche per i Privati: questo è quanto ha stabilito la legge di bilancio 2018. Si tratta del punto di svolta di un’evoluzione normativa molto lunga che ha avuto alcune tappe principali ed è in divenire:
Nella diffusione della fatturazione elettronica in Italia, due sono stati i momenti fondamentali:
A partire dal 2014 è entrata in vigore la fatturazione elettronica obbligatoria per tutti i rapporti con la Pubblica Amministrazione, gli enti pubblici e poi verso le società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa Italiana. Nasce così il Sistema di Interscambio: una piattaforma messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate utilizzata per lo scambio delle fatture elettroniche.
Dal 1° gennaio 2017 i soggetti passivi IVA possono optare per la trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate dei dati di tutte le fatture, emesse e ricevute, e delle relative variazioni. Anche imprese e professionisti possono quindi scegliere di emettere fatture elettroniche: il Sistema di Interscambio viene messo anche a loro disposizione.
La vera svolta, però, avviene con la legge di bilancio 2018 (la n. 205 del 27 dicembre 2017), che estenderà l’obbligo di fatturazione elettronica anche a tutti i rapporti tra Privati (sia tra partite IVA che verso i consumatori), salvo pochissime eccezioni.
Dal 1° gennaio 2019, per effetto della legge di bilancio 2018, la fatturazione elettronica diventa un obbligo non più solo per i rapporti con la Pubblica Amministrazione ma anche per:
Sempre in base alla legge di bilancio 2018, in soli due casi, l’obbligo di fatturazione elettronica è entrato in vigore con un po’ di anticipo:
NB: in origine, era stato anticipato al 1° luglio 2018 anche l’obbligo di fatturazione elettronica per cessioni di benzina o di gasolio destinati ad essere utilizzati come carburanti per motori a soggetti passivi IVA. Poi però, l’obbligo è stato rinviato al 1° gennaio 2019.
Con il provvedimento del 28 febbraio 2020, poi modificato con il provvedimento del 20 aprile 2020, L’Agenzia delle entrate introduce le specifiche tecniche 1.6, che delineano i nuovi tracciati record della fattura elettronica.
Dal 1 ottobre al 31 dicembre 2020 è possibile emettere fattura seguendo sia le nuove specifiche, sia le precedenti (1.5), in quanto il Sistema di Interscambio (SdI) le accetta entrambe.
Dal 1 gennaio 2021, invece, diventa obbligatorio utilizzare esclusivamente le specifiche tecniche 1.6, perché diventano le uniche approvate dal SdI.
Per approfondire quali sono i cambiamenti apportati dalle nuove specifiche, consulta il capitolo sui codici della fattura elettronica.
L'imposizione dell'obbligo di fatturazione elettronica è resa possibile dall'applicazione della deroga agli articoli 218 e 232 della direttiva IVA.
Essendo la deroga attuale in scadenza il 31 dicembre 2024, l'Italia ha chiesto all’Unione Europea di poterla continuare ad applicare. La richiesta è andata a buon fine e quindi l'obbligo di fatturazione elettronica può essere prorogato fino al 31 dicembre 2025.
Abbiamo capito quando e come è obbligatorio emettere fattura elettronica, ma chi lo deve fare? Chiunque abbia partita IVA in Italia? Quasi. Ci sono alcune eccezioni a questa regola generale: nel prossimo capitolo ti parliamo proprio dei soggetti esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica.
Questo contenuto è aggiornato al 2024.