Autore: Fatture in Cloud
Una modifica importante coinvolge tutte le aziende che compilano fatture elettroniche: le specifiche tecniche 1.6.1. Dal 1 gennaio 2021 diventano obbligatorie, in quanto le uniche accettate dal SdI. Sei spaventato dalla notizia e temi ripercussioni sulla tua fatturazione? Non temere, qui ti accompagniamo passo a passo nelle novità e ti forniamo gli strumenti necessari per adeguarti alla normativa.
L’Agenzia delle Entrate ha introdotto le specifiche tecniche 1.6.1, che delineano il nuovi tracciati record della fattura elettronica, con il provvedimento del 28 febbraio 2020, poi modificato con il provvedimento del 20 aprile 2020.
Dal 1 ottobre al 31 dicembre 2020 è possibile emettere fatture elettroniche sia con i tracciati e codici vecchi, sia con quelli nuovi; questo perchè il SdI accetta sia le specifiche 1.5 (la versione precedente), sia le 1.6.1 (le più recenti).
Invece dal 1 gennaio 2021 è obbligatorio utilizzare i tracciati e i codici nuovi, perchè diventano gli unici approvati dal Sistema di Interscambio.
Veniamo al sodo, ossia a vedere come questi cambiamenti si ripercuotono sulla quotidianità di un contribuente. La novità principale è che dal 1 gennaio 2021 devi compilare le tue fatture elettroniche utilizzando un nuovo sistema di codici, più accurato nel descrivere i documenti. I codici riguardano:
Inoltre diventa facoltativo compilare il campo “importo” relativo al bollo. Quindi, nelle fatture con assolvimento della marca da bollo, devi sì completare il campo “Dati Bollo”, ma non sei più obbligato a indicare il relativo importo.
Infine con le nuove specifiche puoi inserire in fattura ritenute di tipo previdenziale, oltre alla ritenuta d’acconto, scegliendo tra le seguenti:
Nel paragrafo precedente abbiamo accennato dei nuovi codici da inserire in fattura. Qui te li spieghiamo brevemente e te li presentiamo forma di elenco, che puoi consultare facilmente in fase di compilazione della fatturazione elettronica.
Nelle nuove specifiche 2021 i codici per identificare la tipologia di documento passano da 7 a 18.
Il cambiamento principale rispetto a prima è che puoi creare fatture differite e nuove tipologie di autofatture.
Ecco dunque la lista aggiornata con tutti i codici tra cui scegliere.
I codici “Natura Operazione” diventano da 7 a 21.
Per te, contribuente abituato a compilare fatture elettroniche, cambia sostanzialmente una cosa: non puoi più inviare al SdI fatture elettroniche con codice Natura Iva N2 (Non soggetto / Escluso / Fuori campo), N3 (Non imponibile) e N6 (Vend. reverse charge), ma devi scegliere tra le sottocategorie.
Di seguito trovi la lista di codici che puoi utilizzare nel nuovo tracciato XML.
Verifica che il tuo software di fatturazione elettronica sia aggiornato con le nuove specifiche tecniche. Non lo è? Cerca delle valide alternative. Fatture in Cloud include tutti i nuovi codici, sia per tipologia di documento, sia per “Natura Iva”, per darti la certezza di compilare le fatture elettroniche in modo corretto.
Passiamo ora allo step successivo: una volta compilata la fattura, e prima di inviarla, andrà inserita la firma digitale: in alcuni casi obbligatoria, in altri facoltativa. Ti spieghiamo tutto nel prossimo capitolo!