Autore: Fatture in Cloud
Gli errori e gli imprevisti possono presentarsi anche quando la fattura elettronica è già stata inviata. Come correggere i dati in questo caso? Oppure, come intervenire per il recupero dell’IVA, nel caso in cui la base imponibile si riduca? La soluzione è emettere una nota di variazione che, a seconda della modifica della fattura già emessa (in aumento o in diminuzione), viene definita nota di debito o di credito.
In questo capitolo introdurremo le note di variazione, focalizzandoci sulla nota di credito. Capiremo cosa vuol dire, come funziona, quando si emette e come si fa una nota di credito. Infine, elencheremo i dati e i codici da inserire in una nota di credito elettronica. Iniziamo!
La nota di credito rientra nelle note di variazione, documenti contabili che è possibile emettere a rettifica di una fattura già emessa e registrata, quando si verificano alcune situazioni, che vedremo nel prossimo paragrafo.
A seconda di come varia l’importo della fattura già emessa e registrata, possiamo distinguere tra:
Veniamo ora al concreto e cerchiamo di capire quando e perché potresti aver bisogno di emettere una nota di variazione.
Ecco alcune situazioni-tipo:
Queste circostanze, generalmente, richiedono l’emissione di una nota di variazione. Quando la variazione è in aumento (ad esempio, l’importo nella fattura originaria è minore del dovuto), dovrai ricorrere a una nota di debito. Se invece la variazione è in diminuzione (ad esempio, nel caso in cui l’importo della fattura originaria è maggiore del dovuto), avrai a che fare con una nota di credito.
Per avere la certezza di come sia meglio agire, ti consigliamo di chiedere al Commercialista o al professionista che ti segue nella fatturazione: esaminando il tuo caso specifico, ti saprà dare la risposta che cercavi. È più chiaro il significato di nota di credito? Ora passiamo ad approfondire i tempi e i modi dell’emissione.
Esaminando l’art. 26 del D.P.R. 633/72, notiamo che il comma 3 dà come limite “un anno dall’effettuazione dell’operazione imponibile” nei casi in cui:
Invece, non ci sono limiti temporali per la riduzione dell’imponibile avvenuta a seguito di quelle situazioni che l’art. 26 del D.P.R. 633/72 definisce:
La nota di credito ha caratteristiche uguali a una fattura e quindi anche gli stessi dati fondamentali (tra cui l’indicazione del cedente, del cessionario, la numerazione, etc.).
Deve anche riportare i riferimenti alla fattura rettificata e le correzioni necessarie alla fattura originaria.
Come compilare la nota di credito in modo più semplice e veloce? Alcuni software di fatturazione permettono di duplicare la fattura di partenza, così da ottenere una nota di credito che già contiene tutti i dati necessari. Inoltre, offrono dei campi specifici, che permettono di inserire nella nota di credito i riferimenti alla fattura. Ecco alcune schermate di esempio da Fatture in Cloud
La nota di credito è un documento che si può emettere sia per le fatture “tradizionali”, sia per quelle elettroniche.
La compilazione di una nota di credito elettronica comprende:
Queste e altre indicazioni si trovano nella guida alla compilazione della fattura elettronica predisposta dall’Agenzia delle entrate.
Una volta compilata la nota di credito, la dovrai inviare al SdI e a attendere l’esito della trasmissione, come già fai con gli altri documenti elettronici.
Adesso che sai come compilare e inviare una fattura e come rimediare agli errori in cui potresti incorrere in queste fasi, passiamo a un'altra operazione fondamentale della fatturazione elettronica: la ricezione.